Quartier generale sempre più green Pannelli fotovoltaici a Santa Teresa

Lo stabulatore punta all’autonomia energetica. E desalinizzatori in vista

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Lo specchio d’acqua di Punta Bianca sarà una valida soluzione, un tassello ulteriore di qualità e quantità ma non certamente una alternativa alla ’casa’ dei muscoli e delle ostriche. La sede di Santa Teresa non soltanto resta il quartier generale dell’allevamento ma sta assumento contorni sempre più ’green’, moderni e soprattutto che stanno rispecchiandosi nelle nuove esigenze collegate alla crisi energentica e ai notevoli rincari.

Proprio ieri mattina i referenti della cooperativa hanno accompagnato l’assessore regionale Alessandro Piana in visita allo stabilimento presentando i lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici che rappresentano un forte investimento ma anche una chiave di lettura importante sui futuri progetti della cooperativa. "Ci stiamo staccando dalla rete elettrica – conferma Paolo Varrella, presidente dei Miticoltori Associati – puntando sull’autoproduzione grazie all’impianto fotovoltaico capace di produrre 200 kw. Inoltre stiamo valutando l’opportunità di installare impianti desalinizzatori necessari per produrre acqua potabile, quindi risparmiare ulteriormente sui costi. Sono investimenti che ricadono sulla nostra cooperativa ma sono il chiaro segnale della volontà di mantenere il nostro assetto nonostante le chiarissime difficoltà della crisi economica. Allo stesso tempo ci doteremo di colonnine elettriche anche per sostituire gradualmente il parco imbarcazioni. Intanto stiamo togliendo più plastica possibile cercando di diminuire l’impronta di carbonio e arrivare al consumo zero". L’esperimento di Punta Bianca è stato promosso con entusiasmo e definito come ottima opportunità di sviluppo. "Ma non di alternativa – prosegue Varrella – perchè il Golfo è casa nostra e la sarà per sempre. Lo specchio d’acqua di Punta Bianca però ci ha impressionato per la quantità e qualità dei prodotti. Sono cresciuti in un attimo e i dati ottenuti sono ottimali. L’esperimento è andato benissimo e adesso ci sarà da lavorare per dare continuità al progetto predisponendo tuttele concessioni necessarie per trasformare la zona in un centro di allevamento". La presenza di muscoli e vongole ha creato un microcosmo marino straordinario attirando, ovviamente, ’nuvole’ di pesci a caccia dell’inatteso ma gustoso cibo. E anche qualche pescatore distratto che in alcuni casi ha causato anche qualche problema alle recinzioni contenenti i muscoli e le ostriche.

Massimo Merluzzi