Il ministero delle Finanze tedesco respinge con fermezza il nuovo debito comune dell’UE

[EPA-EFE/RONALD WITTEK]

Giovedì (26 gennaio) il ministero delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha respinto con fermezza le proposte di un nuovo debito comune dell’Unione Europea, affermando che tale iniziativa, sostenuta dalla Francia e dal Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, non è necessaria e invierebbe un segnale sbagliato ai mercati.

“In tempi di aumento dei tassi di interesse e di inflazione elevata, l’Unione Europea deve inviare segnali di stabilità fiscale, non di strumenti di debito”, ha dichiarato il ministero tedesco in un comunicato.

Secondo il ministero, l’emissione di debito in questo contesto porterebbe a una perdita di fiducia nei mercati finanziari internazionali e contrasterebbe l’inasprimento della politica monetaria della Banca Centrale Europea, che mira a contenere l’inflazione.

Inoltre, ha sostenuto che non vi è alcuna necessità fiscale per il debito comune. “È stata utilizzata solo una frazione dei fondi messi a disposizione dal Next Generation EU”, ha aggiunto.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiarito di ritenere che ci siano ancora molti fondi europei non utilizzati – più di 200 miliardi di euro – provenienti dal fondo di ripresa post-pandemia dell’UE e che dovrebbero essere utilizzati prima di qualsiasi discussione su nuovi finanziamenti.

La bozza di conclusioni per il prossimo vertice dell’UE di febbraio ha mostrato che i leader sosterranno nuovi finanziamenti dell’UE per l’industria della tecnologia verde per controbilanciare i sussidi degli Stati Uniti e della Cina, e si aspetteranno che la Commissione esecutiva dell’UE proponga un piano per un Fondo europeo per la sovranità a sostegno degli investimenti.

Tuttavia, i funzionari dell’UE si sono affrettati a minimizzare la bozza, ritenendola eccessiva: nella sua forma attuale, la bozza segnalerebbe che la Germania e altri Paesi dell’Europa settentrionale siano pronti ad abbandonare le obiezioni alla raccolta congiunta di fondi da parte dell’UE.

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