Inter, continua l’allergia alla Champions League: numeri horror dal 2018
La sconfitta di ieri sera, contro il Real Madrid, ha certificato una tendenza in atto dal 2018, anno del ritorno in Champions League dell’Inter sotto la guida di Luciano Spalletti. La disfatta contro i blancos si inserisce in un contesto decisamente più ampio, ma i numeri fanno impressione
FERMI – Il graffio di Matias Vecino, contro la Lazio il 20 maggio 2018, aveva restituito speranze e prospettive ad un’Inter che faceva faticare a scrollarsi di dosso oltre un lustro di anonimato europeo. Quell’ondata di esaltazione si era prolungata fino alle prime notti di Champions, contro Tottenham e PSV Eindhoven, nello stesso anno. A tre anni da quelle imprese, l’Inter è rimasta ferma al palo, preda di sparuti progressi labirintici, incapaci di muovere la squadra oltre quel gol di Vecino.
FUORI SUBITO – La tendenza negativa nella massima competizione europea è certificata dai numeri delle ultime annate. Il girone 2018/19 si concluse con un amaro terzo posto, dietro Tottenham (poi finalista) e Barcellona. Il pareggio interno con gli olandesi del PSV Eindhoven aveva condensato le prime avvisaglie di uno spogliatoio che già scricchiolava. Il bilancio recita due vittorie, due pareggi e due sconfitte.
FLASH – L’anno scarso, in un raggruppamento leggermente più abbordabile, l’Inter si schiantò all’esordio con lo Slavia Praga. Poi arrivarono le sfide con Borussia Dortmund e Barcellona, in cui si è vista la miglior versione dell’Inter targata Antonio Conte. Ma anche quell’esperienza europea si chiuse mestamente (2V, 3S, 1P). La cavalcata estiva in Europa League ha certificato i progressi dell’organico, ma è probabilmente legata al peculiare contesto in cui l’Inter ha potuto diluire e accentrare le proprie energie a piacimento.
TENDENZA – Quei progressi non sono stati legittimati nell’edizione della Champions League ancora in corso, anch’essa giocata in una lavatrice di impegni. Se è vero che la formazione nerazzurra ha ancora più di una strada per approdare agli ottavi, è anche indiscutibile che, al momento, aritmetica e incastri sembrano preoccupazioni secondarie. Restando ai numeri, però, balza all’occhio che nelle ultime 10 partite di Champions League i nerazzurri abbiano ottenuto solo due vittorie (contro Slavia Praga e Borussia Dortmund). Se estendiamo l’analisi alle ultime tre edizioni, i successi nerazzurri diventano 4 in 16 uscite totali. Anche per questo motivo, sono in corso valutazioni sul futuro esistenziale di questo progetto tecnico.