Coronavirus, Real Madrid e Barcellona costrette al maxi-taglio stipendi
La pandemia di coronavirus continua a flagellare il mondo del calcio. La Liga ha dovuto inasprire i parametri del salary cap per i suoi club. Il nuovo tetto stipendi andrà a colpire soprattutto i club più ricchi, come Barcellona e Real Madrid
SPENDING REVIEW – L’impatto del coronavirus sul mondo del calcio è stato fragoroso e non accenna a diminuire la propria intensità. Dopo i sacrifici chiesti ai club nei mesi scorsi, la Liga spagnola ha presentato il nuovo prospetto di salary cap per la stagione calcistica corrente. Il tetto agli stipendi andrà a colpire soprattutto i club più ricchi e blasonati, come Real Madrid (avversario dell’Inter in Champions League) e Barcellona. Nello specifico, il monte ingaggi del Barcellona non potrà scavalcare i 382 milioni di euro, contro i 656 del 2019/20 (-42%). Quello del Real Madrid dovrà fermarsi a 468 milioni, contro i 641 della passata stagione (-27%).
TENSIONI – Il salary cap è stato introdotto dalla Liga già da qualche anno, con l’obiettivo di porre un freno alle spese dei club sugli ingaggi. Il tetto salariale è strettamente vincolato agli introiti, sia quelli derivanti da diritti televisivi, marketing e botteghino, sia quelli relativi alle cessioni dei calciatori. Tutte voci che hanno sofferto particolarmente con l’arrivo del coronavirus, che ha amplificato le tensioni endemiche tra calciatori e dirigenti, come accaduto proprio nel Barcellona nei mesi scorsi. I blaugrana, nello specifico, hanno recentemente avviato i colloqui per ridurre gli stipendi del 30%. Solo dalla rosa della prima squadra, infatti, il club deve riuscire a risparmiare circa 190 milioni di euro per poter soddisfare i nuovi parametri.
Fonte: Sport Mediaset