Sensi e Vecino, la sfida continua: chi tornerà prima nei progetti Inter?
Sensi e Vecino si contendono uno spot nel centrocampo di Conte. Nessuno dei due però riesce mai a fare il passo decisivo: i rispettivi problemi continuano a limitarli.
COME PENELOPE – Nella parte finale della stagione a Conte continuano a servire delle alternative a centrocampo. Soprattutto per le diffide di Brozovic e Barella, ma non solo. Forze fresche sono sempre utili per far rifiatare i titolari e arrivare in condizioni migliori ai finali di gara. Dietro a Vidal, in recupero dall’operazione al ginocchio, e Gagliardini c’è la solita sfida. Quella tra Sensi e Vecino. Con un andamento curioso. Tanto che spesso sembra che corrano all’indietro più che in avanti. Perdendo da soli le posizioni guadagnate nella considerazione di Conte.
CONVOCAZIONE A SORPRESA – La situazione di Sensi ormai è un susseguirsi di paradossi. La convocazione con l’Italia è l’ultimo atto di un rapporto assurdo tra lui, l’Inter e Mancini. Conte, che già aveva chiaramente perso fiducia in lui dopo il gran rifiuto in Fiorentina-Inter di Coppa Italia, difficilmente sarà contento di non vederlo allenarsi in questa sosta. Ricordandosi anche come è finita l’ultima volta che il suo numero 12 ha giocato in azzurro. Un’occasione per Vecino? Ovviamente no.
RIENTRO E STOP – L’uruguaiano infatti era appena rientrato in campo nei minuti finali col Torino, scalando le gerarchie, quando è risultato positivo al Covid. Un problema che lo isola fino a un tampone negativo. Impedendogli, ovviamente, di allenarsi. Un problema ancora più sensibile per un giocatore che viene da uno stop lungo praticamente un anno. Vecino quindi è uscito dalle opzioni di Conte al momento. E sicuramente col Bologna non ci sarà. Come si diceva, una corsa tra gamberi.