Una fetta grande del cammino Champions è tutta di Samir Handanovic, delle 24 parate effettuate in 4 partite, 16 solamente nelle due sfide contro il Barcellona. Solo Borjan (Stella Rossa, 29) e Zoet (Psv, 25) in Europa si sono dovuti sporcare i guanti più dello sloveno. E se l’Inter ha la miglior difesa della Serie A – 6 gol subiti – è giusto andare a distribuire qualche merito anche dalle parti di Handa. Lo sloveno è per rendimento il migliore in assoluto, nel rapporto tra parate effettuate e gol subiti siamo all’83,33%, cioè incassa meno di due reti ogni 10 tiri che l’Inter tutta subisce nello specchio della porta. Messa così, verrebbe da chiedersi perché l’Inter dovrebbe guardarsi intorno proprio in quel ruolo. E invece qualche ragionamento in società è stato avviato, perché così vuole la programmazione a fronte, se non del rendimento, quantomeno della carta d’identità di Handanovic. L’Inter deve scegliere se inseguire un portiere pronto subito per rilevare il posto di Handanovic, un titolare designato, o se affiancargli, almeno per un anno, un giovane che lo rileverà Nel primo caso si segue Alphonse Areola, 25 anni, che nel Psg sta soffrendo la figura di Buffon, nel secondo il profilo valutato con interesse dal d.s. Piero Ausilio è quello di Alessio Cragno.
Samir Handanovic, 34 anni, qui contro il Barcellona. Ansa

Samir Handanovic, 34 anni, qui contro il Barcellona. Ansa

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