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GENOVA - Dall'altare alla polvere. Ma con tanta voglia di tornare presto protagonista e trascinare la Sampdoria alla salvezza. Inutile girarci attorno, non è un momento facile per Fabio Quagliarella. Il capitano blucerchiato l'anno scorso era stato capace di conquistare il trono di capocannoniere in serie A con 26 reti ma sinora la sua stagione è deludente, proprio come quella di tutta la squadra. Solo un gol segnato – per giunta su calcio di rigore e peraltro inutile, nella goleada subita dal Sassuolo lo scorso 1 settembre – stride decisamente con le qualità dell'attaccante di Castellamare di Stabia. Perché anche considerando l'ultimo campionato come un exploit assoluto, il suo rendimento attuale è ben al di sotto di ogni previsione più negativa. l capitano blucerchiato aveva accarezzato parecchio l'idea – negli scorsi mesi – di poter partecipare a Euro 2020 e chiudere in bellezza la sua carriera anche coi colori azzurri: nel calcio tutto può succedere e le rimonte clamorose non sono mai mancate, ma oggi pensare a un Quagliarella all'Europeo pare davvero un eccesso di speranza, se non addirittura di fantasia.
La realtà è un'altra: il bomber campano deve riprendersi la scena in primis in maglia blucerchiata, per far uscire la squadra dalla zona retrocessione e per non rischiare di chiudere la sua comunque splendida avventura genovese con una stagione a tinte fosche. Già, perché uno degli altri temi in ballo è anche quello del contratto: ad oggi Quagliarella è sotto contratto con la Sampdoria sino a giugno e – con un rendimento di questo tipo, andando verso i 37 anni – pare difficile al momento anche solo discutere di un rinnovo coi blucerchiati. Anche se gli scenari – quando si parla di un giocatore così importante e così apprezzato negli ambienti blucerchiati, al di là del momento negativo – possono sempre cambiare.