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Il "sistemone" che decide tutto Ecco come può finire la Serie A

La Serie A ha un piano B e C per terminare il campionato in caso di nuovo stop per via del coronavirus. Ecco come funziona l'algoritmo della discordia

Il "sistemone" che decide tutto Ecco come può finire la Serie A

La Serie A sta scaldando i motori in vista della ripartenza, programmata ormai da tempo, per domani sera con due dei quattro recuperi della 25esima giornata. Il campionato tornerà dopo 103 lunghissimi giorni di attesa ad allietare le giornate e le serate, dato che si giocherà praticamente sempre nel tardo pomeriggio o di sera, dei tanti milioni di tifosi italiani che non vedevano l'ora di rivedere le squadre in campo. Eppure la Serie A ha rischiato più di una volta di saltare negli incerti mesi di marzo, aprile e solo verso la fine di maggio si è trovato un accordo definitivo che soddisfasse tutte le parti in causa.

La Serie A ha riprenderà dunque "regolarmente" con tutte le parti in causa che hanno preso una decisione definitiva con un piano B e C nel caso il campionato dovesse subire un ulteriore e defintivo stop per via della pandemia da coronavirus. Questo argomento ha creato un'aspra diatriba ma alla fine ha prevalso la linea Gravina con il piano B, playoff/playout per decidere chi vincerà il campionato, chi andrà in Champions e in Europa League e per chi retrocederà, o il piano C (nella peggiore delle ipotesi) con l'algoritmo a decidere la classifica finale ma senza l'assegnazione del titolo a meno che, come da delibera del Consiglio Federale, il vantaggio della squadra prima in classifca al momento dello stop del campionato fosse aritmeticamente incolmabile (situazione difficile ma non impossibile che si verifichi).

Come funziona l'algoritmo?

Ma come funziona realmente questo algoritmo della discordia che ha fatto tanto discutere in queste settimane? Lo abbiamo chiesto a Marco D'avanzo fondatore di soccerdata, una società che si occupa di statistiche e prodotti editoriali legati al calcio, che ha collaborato per dieci anni con l'Uefa curandone l'archivio storico e con la Panini, per 12 anni, dove si è occupato di redigere la parte internazionale dello storico almanacco del calcio.

"Per prima cosa bisogna dare una definizione di algoritmo per dare un quadro di insieme più chiaro ai tanti appassionati di calcio che ne hanno sentito parlare in queste settimane. L'algoritmo è una serie di operazioni univoche e distinte più o meno complesse che si susseguono per ottenere un risultato definito in un lasso di tempo", spiega in esclusiva al giornale.it

D'Avanzo è poi entrato nel dettaglio spiegando come sarà calcolata la classifica finale di Serie A: "Quello che si vuole ottenere è la classifica finale della Serie A in caso di nuovo stop per via della pandemia da coronavirus. Bisogna dunque prendere e cristallizzare la classifica al momento x, nel caso in cui si verificasse un altro stop, con le squadre che hanno conquistato i loro punti in casa e in trasferta. Questi risultati hanno generato una media punti tra le mura amiche e fuori casa. Quello che sarà fatto è moltiplicare semplicemente le partite che mancano alla fine del campionato in casa e in trasferta, per ogni club, per la media punti e il gioco è presto fatto".

La differenza reti pare non influirà più sul risultato finale in caso di utilizzo dell'algoritmo, anche in questo caso D'Avanzo ha confermato la cosa dando la sua interpretazione alla scelta fatta: "Il discorso della differenza reti è stato abolito, si è fatto il passo ulteriore di avvalersi solo della media punti, i gol meglio lasciarli stare perché creano solo confusione a un metodo in realtà semplice- il pensiero del fondatore di Soccerdata.

In molti, soprattutto il club, si sono sempre posti male rispetto all'algoritmo, per D'Avanzo invece si tratterebbe della scelta più giusta: "Penso che questo temuto algoritmo sia il male minore, bisogna dare una fine al campionato e fornire alla Uefa una classifica reale e finale per l’anno prossimo in caso di ulteriore stop per via della pandemia da coronavirus. Penso che sia il metodo più giusto da dover applicare".

L'unico verdetto che non si verificherà sarà l'assegnazione del tricolore a meno che non si verifichi una particolare condizione: una distanza siderale in classifica tra la prima e la seconda: "Penso sia giusto non assegnare il titolo se non ci saranno le condizioni con una distanza importante in classifica- spiega D'Avanzo- la cosa più giusta è che il tricolore venga assegnato solo se ci saranno tanti punti di vantaggio o magari quattro punti a una giornata dal termine", la chiosa finale della memoria storica del calcio.

La Serie A oggi

La classifica attuale della Serie A vede al primo posto la Juventus di Sarri con un solo punto di vantaggio sulla Lazio di Simone Inzaghi. Attardata l'Inter di Conte terza a quota 54 ma con una partita da dover recuperare, quella contro la Sampdoria. Stesso discorso per l'Atalanta attualmente quarta con 48 punti ma con una partita da recuperare, quella contro il Sassuolo. La Roma e il Napoli sono quinta e sesta ma con l'obiettivo Champions mentre il Milan si giocherà la qualificazione all'Europa League ma servirà una rimonta super. Dalla Fiorentina in giù tutte sono in pericolo con Brescia e Spal quasi spacciata, almeno sulla carta.

La classifica di Serie A

Juventus 63, Lazio 62, Inter 54, Atalanta 48, Roma 45, Napoli 39, Milan 36, Verona e Parma 35, Bologna 34, Sassuolo e Cagliari 32, Fiorentina 30, Udinese 28, Torino 27, Sampdoria 26, Genoa e Lecce 25, Spal 18, Brescia 16.

Serie A cristallizzata e con algoritmo

Questa, invece, sarebbe la classifica finale di Serie A applicando l'algoritmo con la moltiplicazione della media punti di ogni squadra per il numero di partite ancora da disputare in squadra e in trasferta. Ecco la formula dell'algoritmo che sarà applicato per ogni squadra: PT+ (MPc x NPc) + (MPt x NPt)

Juventus 91,2 (=)

Lazio 90,8 (=)

Inter 81,4 (=)

Atalanta 75,4 (=)

Roma 65,5 (=)

Napoli 55,7 (=)

Hellas Verona 52,1 (+1)

Parma 51,4 (+1)

Milan 50,5 (-2)

Bologna 47,7 (=)

Cagliari 47,1 (+1)

Sassuolo 47 (-1)

Fiorentina 42 (=)

Udinese 38,4 (=)

Torino 38 (=)

Sampdoria 36 (=)

Genoa 33,7 (=)

Lecce 32,4 (=)

Spal 22,7 (=)

Brescia 18,9 (=)

Il responso finale

L'algoritmo lascerebbe di fatto tutto invariato con la Juventus prima e che chiuderebbe di poco in vantaggio sulla Lazio di Inzaghi che taglierebbe il traguardo così al secondo posto. Terza l'Inter di Antonio Conte, quarta l'Atalanta di Gian Piero Gasperini: questi quattro club andranno direttamente in Champions League. Roma e Napoli staccherebbero il pass diretto per l'Europa League (anche se gli azzurri hanno già conquistato di diritto questo titolo avendo vinto la Coppa Italia). Chi pagherebbge le conseguenze di questo algoritmo è il Milan che chiuderebbe nono a dispetto dell'attuale settimo posto: davanti ai rossoneri ci sarebbero Verona e Parma. Retrocederebbero, in base all'algoritmo, Brescia, Spal e Lecce con il Genoa salvo per poco più di un punto.

Arrivo a pari punti? Ecco i criteri che saranno applicati

In caso di arrivo a pari punti sarà usata la consueta classifica avulsa che prenderà in esame determinati parametri:

1)punti negli scontri diretti (solo se le squadre coinvolte li hanno disputati entrambi);
2) a parità di punti, differenza reti negli stessi incontri (solo se le squadre coinvolte li hanno disputati entrambi);
3)differenza reti negli scontri diretti
4) differenza tra la media dei gol fatti a partita e la media dei gol subiti a partita nelle gare disputate fino alla sospensione del campionato
5) la media dei gol fatti a partita nelle gare disputate fino alla sospensione del campionato
6) la media dei gol subiti a partita nelle gare disputate fino alla sospensione del campionato

7) sorteggio

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