Grazie a FindFace nessuna identità è più segreta.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-05-2016]
FindFace è un'applicazione di riconoscimento facciale sviluppata - dicono i suoi creatori - per favorire la nascita di nuove amicizie.
Scritta da programmatori russi e rilasciata a febbraio, identifica le persone ritratte in fotografie generiche con i loro profili su Vkontakte, il "Facebook russo".
La vera popolarità per FindFace è però arrivata circa un mese dopo il lancio, quando Andrei Mima, ingegnere russo, ha scritto un post in cui ipotizzava di usare il software per ritrovare due donne che aveva fotografato sei anni prima a San Pietroburgo.
Le osservazioni di Mima hanno reso celebre FindFace e scatenato le preoccupazioni di quanti vedono in questo strumento un pericolo per la privacy e anche per la sicurezza personale: «In teoria» - ha suggerito l'artista Egor Tsvetkov in un'intervista- «questo servizio potrebbe essere usato da un serial killer o da uno strozzino per dar la caccia a un debitore».
Poi c'è stato il "salto di qualità", per così dire. La pubblicazione dell'intervista a Tsvetkov deve aver ispirato molte persone, poiché appena due giorni dopo è nata sul sito russo Dvach una campagna per de-anonimizzare le attrici porno proprio grazie a FindFace.
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Il servizio funziona infatti perfettamente anche con i fermo-immagine tratti dai video a luci rosse, e così il sito ha iniziato a riempirsi di riferimenti alle pagine Vkontakte delle attrici.
L'intera campagna ha cercato di darsi un tono attribuendosi una funzione moralizzatrice, affermando che quelle donne sono «corrotte e ingannevoli»: l'opera di smascheramento sarebbe stata insomma motivata dalla necessità di mettere in guardia contro di loro.
Maxim Perlin, creatore di FindFace, dal canto proprio afferma che non ha modo di impedire gli utilizzi impropri del servizio ma sostiene anche di voler collaborare per «proteggere tutti gli utenti di Vkontakte da potenziali azioni negative. E siamo preparati, se necessario, a fornire ogni informazione necessaria a trovare gli utenti responsabili di queste molestie».
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Benny