Cicciolina, Schicchi & co.: Porn to be Free è la storia del porno vintage italiano

Un documentario racconta la Golden Age della pornografia italiana
Cicciolina Schicchi amp co. Porn to be Free è la storia del porno vintage italiano

"Nessuna televisione, nessuna istituzione italiana né pubblica né privata ha voluto finanziare questo documentario. È bastata leggere la parola porno nel titolo per rifiutarci ogni apporto produttivo. Noi invece crediamo che questa storia debba essere raccontata. Siamo giunti quasi alla fine ma per completarlo abbiamo bisogno del tuo contributo". Questo l'appello del regista Carmine Amoroso, che lancia un crowdfunding su Indiegogo per finanziare il progetto di un documentario che racconti in maniera onesta ed esaustiva la Golden Age del porno italiano.

Porn to be Free si propone come il ritratto di una generazione stravagante e trasgressiva, che sognava di liberare la sessualità attraverso la pornografia. Spontanei, selvaggi e ribelli, i protagonisti del porno vintage italiano volevano staccarsi dalla tradizione, emancipare l'Italia e gli italiani dal provincialismo rural-cattolico che ne avrebbe compromesso la naturale evoluzione sociale; rompere gli schemi in maniera esagerata e definitiva, in quegli anni, sembrava essere una scelta obbligata.

Fu così che Lasse Braun, Riccardo Schicchi, Cicciolina, Giuliana Gamba (nota con il nome d'arte di Therese Dunn), riscrissero la storia italiana, condividendo la propria visione controculturale del sesso: libero, smodato, sperimentale, rivoluzionario.

Il documentario è costruito con footage originali delle prime produzioni porno nostrane, e materiale d'archivio in cui i protagonisti raccontano il tormento e l'estasi dell'essere i pionieri della lotta alla censura e al moralismo ipocrita e perbenista dell'Italia del dopoguerra.