Accerchiato e attaccato da quattro lupi, agricoltore salvato dalle urla della sorella. Grande spavento a Sant’Agata Feltria

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I lupi tornano in Alta Valmarecchia, questa volta però ad essere assaltati non solo capi di bestiame, ma anche l’uomo. Una vicenda che potrebbe diventare un precedente visto che l’animale in sé non è avvezzo ad aggredire il genere umano, ma venerdì mattina è accaduto, nella frazione di Rosciano, a Sant’Agata Feltria, in un’azienda agricola. Qui quattro lupi hanno fatto capolino circondando il gregge di pecore custodito nella fattoria, erano pronti a sbranare le povere bestie quando a fermare la loro brama è intervenuto il titolare dell’azienda, sicuro di poter mettere in fuga il branco. Tuttavia gli animali invece di scappare, come solitamente accade quando si trovano un umano davanti, lo hanno circondato, erano pronti ad attaccare anche lui se non fosse stato per la sorella dello sventurato che, accortasi di quanto stava accadendo, ha iniziato ad urlare e ha messo in fuga i lupi strattonandoli con un bastone. 

Ora la paura è tanta perché mai era accaduto che un lupo minacciasse l’uomo, in tre mesi l’azienda agricola è stata “visitata” cinque volte dal branco che ha letteralmente sbranato 13 capi, sette pecore, tre agnelli e un vitellino. Contattato dalla nostra redazione, il vice sindaco di Sant’Agata Feltria Paolo Ricci ha espresso tutta la sua preoccupazione per una situazione che va man mano aggravandosi, anche alla luce di questo episodio: il territorio, spiega, si presta a molte attività all’aperto, dal cicloturismo, alla raccolta dei funghi, fino alle camminate nei boschi e la presenza di animali così aggressivi può rappresentare un pericolo per chiunque. Senza parlare poi delle attività agricole, perennemente minacciate, anche dal punto di vista economico. Ecco perché Ricci chiederà al più presto un incontro pubblico con tutti gli operatori, le associazioni, cercando di coinvolgere anche la Regione, per capire come risolvere il problema che si fa sempre più grave.

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