Vincono la loro battaglia, ancora una volta in un'aula di Tribunale, i 17 lavoratori Vodafone che avevano presentato una causa per discriminazione contro i trasferimenti, decisi dall'azienda nei loro confronti questa estate. I 17, rappresentati dai Cobas, più altri due lavoratori, erano stati trasferiti dalla sede di Ivrea a quella di Milano. Per i Cobas, quella decisione, era maturata in virtù di un atto discriminatorio nei loro confronti, visto che già in passato si erano opposti alla cessione del ramo d'azienda a Comdata.

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Il giudice del Lavoro, Matteo Buffoni, ha sottolineato, nella 30 pagine che motivano la sentenza, "la natura antisindacale della condotta posta in essere da Vidafone Italia" dichiarando nulli quei trasferimenti e condannando Vodafone "alla integrale rifusione delle spese di lite sostenute da Cobas Lavoro privato". La cifra è di 7 mila euro.

Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione comunista e Cadigia Perini, segretaria Circolo Prc di Ivrea, commentano: "Esprimiamo soddisfazione per la sentenza che annulla quei trasferimenti discriminatori. La determinazione dei lavoratori nel denunciare il mancato rispetto dei diritti sindacali ha avuto il giusto riconoscimento in un'aula di giustizia".

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