Cronache

Belgio, la Lidl cancella le croci dalle confezioni di cibo greco

Follia politically correct in Belgio: la nota catena di supermercati cancella al computer le croci dalle foto delle chiese nelle confezioni di cibo greco. Per "rispettare tutte le religioni"

Le confezioni con le croci cancellate al computer
Le confezioni con le croci cancellate al computer

Antoine è un cittadino belga, forse tornato da poco dalle vacanze. Di passaggio al supermercato, sogna un assaggio di estate, i sapori della Grecia.

Sceglie di comprare del cibo surgelato che gli ricordi le ferie. Va alla Lidl, dove adocchia i prodotti della marca Eridanous. Afferra una busta di pollo gyros surgelato quando la foto stampata sulla confezione lo fa sobbalzare. Le case bianche, il sole, il mare azzurro... ma le croci sulle cupole blu delle chiese, inconfondibili in tutte le isole della Grecia, sono sparite. Tolte con Photoshop, evidentemente da qualche esperto di marketing che pensava potessero essere offensive.

Basito, sceglie di scrivere alla tv Rtl. Che a propria volta rende pubblico il caso e chiede spiegazioni alla catena di supermercati. La quale, senza scomporsi, si giustifica spiegando che la politica aziendale evita di utilizzare simboli religiosi per non escludere alcuna credenza religiosa: "Siamo un'impresa che rispetta la diversità e questo desiderio è alla base della scelta adottata per questo imballaggio".

Una giustificazione assurda, presa sulla base del timore che qualcuno potesse sentirsi discriminato da una confezione di moussaka surgelato con la foto di una chiesa greca. Un po' come se una catena di supermercati italiani cancellasse la mezzaluna dalle immagini di moschee che adornano le confezioni dei datteri secchi, nell'assurda paura di perdere i clienti cristiani.

Follie del politically correct.

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