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L'Europa ai piedi del più forte. In scadenza di contratto

L'Europa ai piedi del più forte. In scadenza di contratto TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 13 settembre 2017, 11:302017
di Ivan Cardia

L'Europa ai piedi di Lionel Messi. La Juventus, soprattutto: il valore internazionale di Paulo Dybala è ancora tutto da definire, su quello della Pulce non abbiamo dubbi. Ieri il Barcellona si è preso la sua rivincita sulla Juventus (contava meno di aprile, ma pur sempre batosta è stata), guidato da quello che per molti è il miglior giocatore degli ultimi 30 anni. Che vedrà sfuggire il Pallone d'Oro 2017 (destinato a Cristiano Ronaldo) e ha voglia di prendersi il premio nella prossima stagione. Mondiale permettendo, ma quella è tutta un'altra storia. Quando veste blaugrana, Messi è sempre lui, devastante, capace di trascinare anche una squadra oggettivamente uscita dal mercato con le ossa rotte (e il portafogli gonfio). Otto gol in sei partite col Barcellona da inizio stagione, a suon di doppiette e triplette. Nelle ultime undici partite in cui ha segnato, Messi ha messo a referto almeno una doppietta. Come quella di ieri, rifilata a una Juve di nuovo impotente.

Fin qui, tutto bello, almeno per i tifosi culés . Ora, arrivo il capitolo rinnovo, quello più spinoso. Al momento, in assenza di altre comunicazioni ufficiali, Leo Messi è infatti in scadenza di contratto il 30 giugno 2018. Da gennaio, in teoria, potrebbe trattare il suo trasferimento a parametro zero in qualsiasi altro club: free agent, dicono nella NBA. Il più forte giocatore al mondo in scadenza di contratto, e qui non c'è neanche da discutere. Ci ha provato Josep Bartomeu, ad annunciare il rinnovo e forzare la mano: l'accordo col padre di Messi c'è, ha assicurato, manca solo la foto ufficiale. Che, notoriamente, è il discrimine fra un contratto rinnovato e uno in scadenza. La questione, dichiarazioni presidenziali a parte, è spinosa: tra la cessione di Neymar e i fatti di Barcellona, sarebbe stato impensabile lasciare la città che lo ha accolto quando a 13 anni nessun altro puntava su di lui. L'estate prossima la musica potrebbe cambiare: la campagna acquisti estiva esosa ma in tono minore (leggi Dembélé per entrambe le voci) non è andata giù. E tutto il mondo, forse anche lo stesso Messi, s'interroga sul suo valore lontano dai colori del Barcellona. Molto dipenderà dal nuovo corso di Valverde, che sembra sorprendentemente più vicino alle idee di Guardiola che a quelle di Luis Enrique. L'argentino è una bandiera del Barcellona, ma è anche un patrimonio di tutto il mondo calcistico. In scadenza di contratto.