Scienze

Silenzio radio per i rover su Marte, il Sole bloccherà il segnale

Credits: Nasa 
Il 27 luglio il pianeta rosso sarà in congiunzione con la stella. Per nove giorni le comunicazioni con i robot e gli orbiter che ne esplorano la superficie saranno difficili. Invieranno dati ma dalla Nasa non partiranno comandi per evitare che arrivino istruzioni corrotte
1 minuti di lettura
ROMA - I rover su Marte saranno soli per almeno nove giorni. Dal Jet propulsion laboratory di Pasadena non partiranno comunicazioni, nemmeno un “come va, tutto bene?”. È tutta 'colpa' del Sole. Il 27 luglio, infatti, si troverà in mezzo tra noi e il pianeta rosso, un ingombrante ostacolo per dialogare con i nostri emissari a 400 milioni di chilometri di distanza.

Si chiama congiunzione, accade ogni 26 mesi circa, quando la Terra e Marte vengono a trovarsi ai lati opposti del Sole. Dalla nostra prospettiva è proprio come se il quarto pianeta del Sistema solare andasse a congiungersi con la nostra stella. In realtà le passa dietro, questo impedisce una comunicazione 'pulita' con i mezzi che lo stanno esplorando. La vicinanza in cielo tra i due è anche il motivo per cui da diverse settimane Marte non è più visibile nel cielo notturno.

Il disturbo della corona solare. Durante la maggior parte delle congiunzioni, infatti, Marte non si trova completamente nascosto dal disco solare. Il segnale radio però, in entrambe le direzioni, dovrebbe attraversare la corona, una zona particolarmente turbolenta i cui gas ionizzati ad altissima temperatura raggiungono il milione di gradi. Diversi giorni prima e dopo la congiunzione, dal 22 luglio al 1 agosto dunque, per precauzione, da Terra non verranno inviate istruzioni per evitare che un eventuale segnale corrotto venga interpretato male o dia istruzioni sbagliate a Curiosity e Opportunity.

Loro invece continueranno a lavorare e inviare foto e dati scientifici secondo le istruzioni impartite in precedenza anche per questo periodo di “buio”. L'unica cosa che non faranno è guidare da soli. Se a Terra dovessero giungere dati incompleti o corrotti ci sarà tempo, in un secondo momento, per farceli inviare di nuovo. Stesso discorso per i satelliti in orbita Odyssey, Mro e Maven.

Exomars, frenata sospesa per Tgo. Il satellite dell'Esa Tgo, della missione Exomars, dovrà invece fare un 'passo indietro'. O meglio, in alto. Il Trace gas orbiter, arrivato nell'ottobre del 2016, infatti è ancora nella fase di “frenata” che sfrutta l'atmosfera del pianeta. Un'operazione molto delicata che lo porterà ad abbassare l'orbita fino a compierne due all'ora.

Per fare questo però è necessario un contatto continuo con la Terra perché la rarefatta atmosfera di Marte è molto variabile e possono essere necessarie correzioni. Un contatto impossibile nei giorni della congiunzione. Per precauzione, dunque, sarà fatto salire a una quota molto più alta, fuori dalla stessa atmosfera, per evitare imprevisti fino alla fine d'agosto.