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Stupri e torture sui migranti in Libia: arrestato 23enne somalo a Lampedusa

L’uomo, secondo le testimonianze di alcuni migranti, avrebbe praticato abusi e torture nei loro confronti nei centri di detenzione libici, in attesa di imbarcarli per l’Italia.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo somalo di 23 anni è stato arrestato dalla polizia nell'hotspot di Lampedusa con l'accusa di aver praticato stupri, torture e violenze nei confronti dei migranti in attesa di imbarcarsi dalla Libia alla volta dell'Italia. Il 23enne, sospettato di far parte di un’associazione per delinquere armata transnazionale dedita a tratta di persone, dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli abusi sarebbero avvenuti in una struttura situata in una zona agricola denominata Hudeyfà, in territorio di Cufrà.

Ad emettere il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Dda della Procura di Palermo. Agli atti dell’inchiesta degli inquirenti le dichiarazioni di alcuni migranti che il somalo colpiva con tubi di gomma e minacciava con delle armi. "Al mio arrivo – ha spiegato un testimone – Mohamed il somalo era già nella struttura. Lui picchiava i migranti. Si divertiva ad umiliarci e a farci pesare la sua supremazia. Mi ricordo che una volta lo stesso libico, a cui la struttura appartiene, lo ha ripreso perché ci picchiava così forte da ridurci in fin di vita".

Anche a Lampedusa l'arrestato avrebbe minacciato le sue vittime allo scopo di convincerle a non denunciarlo alla Polizia italiana. Il fermato è stato trasportato nel carcere di Agrigento. Le indagini erano scattate il 27 maggio scorso, giorno dello sbarco del 23enne a Lampedusa. A condurle è stata la seconda divisione del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dalla Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti e dalla Squadra Mobile di Agrigento, diretta dal Giovanni Minardi.

L'arresto del somalo arriva a una settimana di distanza da quella di John Ogais, 25 anni, nigeriano soprannominato Rambo, anch'egli accusato di violenze a abusi ai danni dei migranti che attendevano di partire dalla Libia alla volta dell'Italia.

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