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Il Papa sulle tombe di don Milani e Mazzolari, riconoscimento della Chiesa "povera per i poveri"

Francesco renderà omaggio ai grandi "perseguitati" dalle gerarchie del Novecento. E le Acli scelgono don Nicolini, amico di Dossetti, come guida spirituale

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CITTA' DEL VATICANO - Francesco si appresta domani a rendere omaggio a due grandi "perseguitati" della Chiesa del Novecento: don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani, "i due sacerdoti che ci offrono un messaggio di cui oggi abbiamo tanto bisogno", ha detto all'Angelus.
 
La visita prevede prima un discorso commemorativo del Papa sulla tomba di don Mazzolari a Bozzolo (Mantova). Successivamente, lo spostamento a Barbiana dove Francesco, dopo un momento di preghiera sulla tomba don Milani, incontrerà i discepoli ancora viventi del sacerdote e terrà anche qui un discorso.
 
In queste ore diversi commentatori si sono divisi fra considera la visita una vera "riabilitazione" e coloro per i quali si tratta di "un semplice omaggio a due presbiteri impegnati in prima linea in tempi difficili". Di fatto, ha luogo il riconoscimento di due figure importanti del Novecento, eppure perseguitate dalle gerarchie che faticavano a comprendere la loro proposta di un cristianesimo che mettesse al centro la preferenza per i poveri, l'annuncio prima di qualsiasi calcolo politico della misericordia di Dio.
 
Per una significativa coincidenza la visita ha luogo poche ore dopo un'altra notizia: don Giovanni Nicolini, parroco a Bologna nella chiesa di sant'Antonio da Padova alla Dozza, nella periferia della città, è diventato il nuovo assistente nazionale delle Acli.
 
Scelto dalla Cei su suggerimento del direttivo delle stesse Acli, Nicolini diede vita alle Famiglie della Visitazione, una comunità monastica legata alla Piccola Famiglia dell'Annunziata fondata da Giuseppe Dossetti. Con il monaco reggiano lo ha legato per anni un'antica amicizia, e soprattutto la maturazione della visione teologica di una Chiesa "povera per i poveri", quella stessa Chiesa evocata da Francesco poche ore dopo l'elezione incontrando nell'Aula Paolo VI i giornalisti.
 
Ci fu Dossetti all'origine dello storico intervento sulla "Chiesa dei poveri" che il cardinale Giacomo Lercaro tenne al Concilio il 6 dicembre 1962. Un testo capitale a cui anche Nicolini si è sempre ispirato nella vita di tutti i giorni. Una vita vissuta ai margini, negli anni di Giovanni Paolo II fino ai giorni nostri. Eppure significativa, se è vero che a 78 anni le Acli, dopo alcune sue lezioni tenute a un seminario promosso nella Comunità monastica di Bose, lo hanno voluto scegliere come guida spirituale. Hanno scelto don Nicolini e, implicitamente, la storia di una Chiesa, quella di Dossetti e di Lercaro, che evidentemente ha ancora molto da dare.