Stufe e caldaie, 7 associazioni europee propongono di etichettare gli apparecchi già installati

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In una lettera al Parlamento Europeo, all'attenzione dell'ITRE - Industry, Research and Energy committee - che sta discutendo sulle direttive per migliorare le performance energetiche degli edifici, 7 associazioni propongono un sistema di etichettatura di stufe e caldaie già installate.

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“Circa 80 dei 120 milioni di stufe e caldaie installate in Europa sono obsoleti. Avviando un sistema di etichettatura di questi 80 milioni di caldaie già installate, molte delle quali hanno superato la durata tecnica prevista, avremmo la possibilità rendere ancora più evidente per i consumatori l’inefficienza della propria caldaia evidenziando, indirettamente, i vantaggi di una eventuale sostituzione con un apparecchio ad alta efficienza”.

Questa, in sintesi, la proposta di 7 associazioni industriali europee – AEBIOM, COGEN Europe, EGEC, EHI, EHPA, ESTIF and Hydrogen Europe – contenuta in una lettera recapitata lo scorso 2 giugno al Parlamento Europeo, all’attenzione dell’ITRE – Industry, Research and Energy committee – che sta discutendo sulle direttive per migliorare le performance energetiche degli edifici.

L’obiettivo, spiega la lettera, è quello di incentivare la sostituzione degli apparecchi obsoleti con stufe e caldaie ad alta efficienta oggi disponibili sul mercato.

“La Germania ha già introdotto uno schema simile nel 2017, Italia e Francia lo stanno studiando – si legge nella lettera – l’industria della climatizzazione in UK e Austria ha proposto uno schema di etichettatura simile. Il supporto di un’autorità pubblica in Europa potrebbe incrementare l’efficacia di queste politiche nazionali ed estenderle”.
 
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