Roma

Roma, consigliera M5s sospesa dopo critiche sul progetto dello stadio

Cristina Grancio oggi aveva lasciato la commissione capitolina Urbanistica prima del voto sul progetto dell'impianto a Tor di Valle chiedendo "chiarezza"

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"Stadio della Roma. Sono stata sospesa dal M5S per aver espresso in commissione perplessità finanziario-giuridiche e sollecitato chiarimenti". Lo annuncia sulla propria pagina Facebook la consigliera capitolina del Movimento 5 Stella Cristina Grancio che oggi aveva lasciato la commissione capitolina Urbanistica prima del voto sul progetto dello stadio a Tor di Valle chiedendo "chiarezza".

"Non ne sapevamo nulla, è una sorpresa. Leggeremo le motivazioni e ne parleremo nella prossima riunione di maggioranza" sottolinea Donatella Iorio, presidente della commissione urbanistica mentre il presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito ha spiegato "so soltanto che la maggioranza sullo stadio sta facendo valutazioni in maniera compatta".

"Vorrei leggere le motivazioni della sospensione, non penso possano essere riconducibili soltanto a quanto scritto su Facebook" ha sottolineato la presidente della commissione Scuola Teresa Zotta specificando poi: "Strano che non abbia detto nulla, era qui in aula prima e abbiamo anche parlato di una sua distorsione alla caviglia. Potrò dire qualcosa più tardi semmai, dopo aver letto il post" ha infine specificato il capogruppo Paolo Ferrara.

La sospensione della Grancio arriva mentre prosegue veloce la 'corsa' del M5S per approvare la delibera sullo stadio della Roma, con cinque pareri favorevoli in cinque commissioni raccolti in due giorni. A inizio della prossima settimana arriverà in Aula Giulio Cesare la delibera per attestare l'utilità pubblica dell'opera con il progetto rinnovato. "Non c'è un progetto definitivo. Questo è ancora l'interesse pubblico allo stadio - chiarisce Ferrara -. Poi arriveranno le convenzioni dove metteremo i paletti, ovvero: prima le opere pubbliche e poi lo stadio e gli edifici. Il M5S che farà si che tutto venga realizzato nel rispetto delle leggi e nell'interesse dei cittadini".

"Un novello Marco Porcio Catone si aggira in Campidoglio. L'originale attraverso la censura cercava di difendere dalla corruzione le antiche virtù romane. Beppe Grillo che veste i panni del nuovo censore, invece mette il bavaglio ai propri consiglieri e li sospende seduta stante.
Motivo: non si accettano critiche sul nuovo progetto dello stadio della Roma", commenta, in una nota, il gruppo Pd capitolino. "Anzi il gruppo M5S - aggiunge la nota - è costretto a mangiare il frutto avvelenato di un pessimo compromesso ideologico-insensato che sacrifica l'interesse pubblico all'interesse grillino, arrecando un grave danno economico e urbanistico alla città".
 
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