L'educazione, questa sconosciuta. Potrebbe commentarsi così quanto accaduto al teatro Bellini di Napoli dove il noto attore Toni Servillo in scena con la sua compagnia, ha rimproverato uno spettatore maleducato in prima fila che non faceva altro che armeggiare continuamente con il cellulare.

In particolare stando a quanto si apprende, lo spettatore seduto in prima fila non si sarebbe limitato ad inviare messaggi ma avrebbe anche risposto a chiamate in entrata. Servillo che è attore e regista di "Elvira" che sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli fino al 12 febbraio, non si è scomposto.

Ha deciso di interrompere la rappresentazione teatrale, è sceso tra il pubblico e ha fatto notare allo spettatore il suo disappunto per il comportamento poco corretto. Così si è rivolto nei suoi confronti. "Potrebbe mettere via il telefono? Noi qui stiamo cercando di lavorare. Questo è il teatro, non la televisione". La reazione di Servillo che ha ripreso lo spettatore poco educato, è stata accolta con una vera e propria ovazione da parte del pubblico.

L'episodio è stato raccontato da Gennaro Maria Cedrangolo durante la trasmissione radiofonica in onda su Radio Marte "La Radiazza" condotta da Gianni Simioli. Lo spettatore che ha assistito all'episodio ha raccontato che dopo il rimprovero cortese di Servillo in teatro è scattato un "mega applauso liberatorio e di consenso da parte del pubblico".

Simioli conduttore del programma e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli hanno rimarcato che purtroppo accade sempre più spesso di assistere durante gli spettacoli cinematografici e teatrali ad episodi simili con gente che passa tutto il tempo a inviare messaggi sul cellulare.

Toni Servillo e la piece di Elvira al Teatro Bellini

Elvira, lo spettacolo di cui Toni Servillo è sia attore che regista, è la pièce tratta dalle lezioni di Louis Jouvet che riguardano il monologo di Elvira nel Don Giovanni di Molière. In una Parigi del 1940 la pièce racconta cosa accade durante le prove prima che si sollevi il sipario. Insomma si tratta di un dialogo tra maestro e allievi che stimola una riflessione sul teatro che non si limita al teatro.