Genova

Savona, arrestati un poliziotto e due funzionari per corruzione

Avrebbero accettato denaro e regali, anche prosciutti, per agevolare pratiche di permesso di soggiorno e ridurre sanzioni, uno è il viceprefetto Santonastaso. L' ispettore Tesio già coinvolto nell'indagine sui Fotia

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Non disdegnavano nulla: dai prosciutti alla frutta secca, dagli abiti alle riparazioni dell'auto gratis, fino alle poche decine di euro. In cambio rilasciavano permessi di soggiorno, patenti facili, porto d'armi: talvolta si limitavano ad accorciare i tempi di rilascio.  Tutti i santi giorni il vice prefetto (nonché commissario straordinario al Comune di Borghetto  Santo Spirito), il funzionario della Prefettura di Savona e il poliziotto passavano all'incasso, si vendevano per un "piatto di lenticchie". Questo raccontano le 319 pagine di ordinanza con la quale il GIP Fiorenza Giorgi ha posto agli arresti domiciliari il  vice prefetto Andrea Santonastaso, il funzionario prefettizio Carlo Della Vecchia, e in carcere l'ispettore Roberto Tesi. In galera è  finito pure un albanese, l'uomo  che intercettato per traffico o di droga ha permesso di far saltare il coperchio di quello che i magistrati di Savona definiscono  "il malaffare diffuso per pochi euro "
Altre due persone coinvolte nell'inchiesta del PM Venturi sono finite agli arresti domiciliari, e nel fascicolo aperto per corruzione, peculato, sfruttamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina, sono iscritte in tutto  25 persone. 

Il poliziotto, accusato anche di concorso in favoreggiamento della prostituzione, e il marocchino sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere, mentre i due funzionari del Ministero dell'Interno sono agli arresti domiciliari, come l'italiana, accusata di sfruttamento della prostituzione, e l'albanese.

L'indagine è iniziata nel dicembre 2015, quando nell'ambito di un'altra inchiesta sono emersi contatti sospetti tra alcuni indagati ed il poliziotto. Secondo gli investigatori, "il poliziotto e i due funzionari del ministero avrebbero sistematicamente abusato delle loro funzioni agevolando pratiche in cambio di denaro, ma anche di regalie come vestiti, schede telefoniche, cene, assunzioni di amici, visite mediche, spese gratis nei negozi".

Uno dei due funzionari del ministero dell'Interno arrestati è Andrea Santonastaso, attuale commissario prefettizio al Comune di Borghetto Santo Spirito.
Santonastaso, 64 anni, viceprefetto, ha ricoperto varie volte l'incarico di commissario prefettizio nei Comuni: nel 1993 a Rosta (Torino), nel 1994 a Celle Ligure, dal 1997 al 1999 ad Albenga, dal 2012 al 2013 a Carcare, nel 2016 a Spotorno, tutti Comuni del Savonese. Nelle passate settimane, secondo indiscrezioni, il viceprefetto avrebbe sondato alcuni politici di Borghetto per conoscere il gradimento su una sua eventuale candidatura a sindaco in una lista civica.

Carlo Della Vecchia è in servizio nello Staff del Referente responsabile per la trasparenza e l'integrità della Prefettura savonese come Funzionario economico finanziario.

Roberto Tesio: ex ispettore della squadra mobile, presidente del Quiliano Calcio, era stato coinvolto nel 2011 nell'inchiesta Dumper incentrata su un giro di mazzette nel Comune di Vado Ligure (Savona). Gli era stato contestato il reato di rivelazioni di segreti d'ufficio, ed era stato interrogato dalla Procura di Savona per una telefonata con uno degli arrestati, Mario Taricco, nella quale chiedeva di incontrare l'imprenditore Pietro Fotia. E' stato segretario del Siulp a Savona.

Sono accusati di corruzione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato, rivelazione di segreti d'ufficio, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falso. Il poliziotto è accusato anche di concorso in favoreggiamento della prostituzione.