Gazzetta di Modena

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Sassuolo. Un giorno di caccia al cinghiale nel parco

di Alfonso Scibona
Sassuolo. Un giorno di caccia al cinghiale nel parco

Esplode la rabbia contro l’ordinanza del Comune: «Quegli animali non hanno mai infastidito nessuno»

03 gennaio 2018
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SASSUOLO. Giovedì mattina, salvo contrordini, una sezione della ciclabile del Secchia verrà chiusa per abbattere la famiglia di cinghiali che da circa un mese gira nella zona del parco Ducale, anche se non ha mai attaccato nessuno e non ha causato danni ad abitazioni o coltivazioni.

La notizia, tenuta riservata fino a un paio di giorni fa, è esplosa sul web insieme alla rabbia degli animalisti, ed è certificata da un’ordinanza comunale.

«Nessuno ha avvisato la popolazione - ha riferito ieri con un certo allarme D.R., volontaria della colonia felina sul Secchia - e nemmeno noi che andiamo quotidianamente in zona. Per uccidere alcuni cinghiali che arrivano a valle solo per fame non credo sia necessario tutto questo silenzio. Forse non serve nemmeno questo gesto estremo, basterebbe la cattura e poi il trasferimento in montagna, in qualche bosco. Tra l’altro, sappiamo da tempo della loro presenza, dal momento che hanno la tana dalle parti della nostra colonia. Certe ordinanze da parte di Comuni e Provincia, sono esagerate, come quella di qualche tempo addietro per sparare ad una volpe; coloro che hanno partecipato alla battuta, alla fine, dopo l'uccisione, davanti alla gente, tra cui alcuni bambini, le hanno tagliato la coda come trofeo».

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Al di là delle prese di posizione, il dato di fatto più significativo è che questi cinghiali, avvistati anche in branco e famigliola nel parco ducale, non hanno danneggiato nulla, non hanno spaventato nessuno e nemmeno dato fastidio, rimanendo nella tana di giorno e uscendo solo alla sera. Sui social è partita anche la campagna contro l’abbattimento.

Diversi post su Facebook, da parte della Leal, la Lega Antivivisezionista di Modena, della Lega anticaccia, da parte di privati cittadini, hanno ingigantito una notizia che era stata tenuta fino a ieri sotto silenzio.

«Possibile che le amministrazioni comunali e provinciali - si legge in qualche commento - non vogliano mai prendere provvedimenti non cruenti? Questi cinghiali ci sono da oltre un anno: perché improvvisamente si decide il loro abbattimento? Perché non fare come in Maremma, dove danno da mangiare con dentro gli anticoncezionali? Facciamo un gruppo vero e non su Facebook e facciamoci trovare giovedì mattina sul posto, protestando direttamente».

«L’operazione, organizzata dalla polizia provinciale di Modena con l’ausilio di proprio personale e dei cacciatori locali dell’Atc Mo2, con il supporto per la sicurezza sulla viabilità del Comune di Sassuolo - dicono dal municipio - rientra nell’ambito delle attività previste dal piano faunistico venatorio. A causa infatti dell’assenza di predatori naturali e di condizioni più favorevoli al loro sviluppo, nel corso degli ultimi anni, il cinghiale si è diffuso rapidamente nella fascia pedecollinare e si sta spostando verso la pianura, creando un serio pericolo per la circolazione stradale e, in casi particolari la sicurezza delle persone soprattutto in presenza di femmine con prole o animali feriti da incidenti stradali. La polizia provinciale ha confermato la presenza di un numero significativo di esemplari, rilevando anche la presenza di tracce di cinghiali evidentemente feriti in incidenti stradali, ritenendo così opportuno procedere con l’attuazione di un piano di controllo lungo l’asta del fiume Secchia. Ci è stato chiesto l’ausilio per garantire la sicurezza della viabilità sulla circonvallazione sud e la Sp19. Inoltre, domani sarà chiuso il “Percorso Natura” sul Secchia nel tratto tra il ponte ciclopedonale sul Secchia e la Traversa di Castellarano. Tutti i piani di controllo al cinghiale, essendo selettivi, non comportano pericolo per le altre specie animali».