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Gelata sul commercio italiano a novembre: -0,7%

Dopo la fiammata di ottobre, le vendite al dettaglio calano nettamente: soffrono soprattutto gli alimentari. Resta in positivo il raffronto annuo: +0,8% con la riscossa dei piccoli negozi. Confindustria: "Italia avanti piano, incognita elezioni"

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MILANO - Dopo la fiammata di ottobre, il commercio al dettaglio in Italia si raffredda a novembre tornando sui livelli che si erano registrati sul finire dell'estate. Secondo l'Istat, infatti, a novembre 2016 le vendite al dettaglio registrano una variazione congiunturale negativa dello 0,7% in valore (0,8% in volume) "che, dopo l'accelerazione rilevata ad ottobre, riallinea i livelli delle vendite a valori di poco superiori a settembre". Su novembre 2015 si registra invece un aumento dello 0,8%.

Le vendite di alimentari calano dell'1,2% in valore e dell'1,3% in volume; quelle di beni non alimentari -0,5% in valore -0,4% in volume.
Tra i prodotti non alimentari, l'incremento tendenziale più sostenuto riguarda i gruppi Mobili, articoli tessili, arredamento e Prodotti farmaceutici (+2,2% per entrambi i gruppi). In diminuzione soltanto il gruppo Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,6%). Rispetto a novembre 2015 si osserva un incremento del valore delle vendite sia per la grande distribuzione (+0,3%) sia, in misura più ampia, per le imprese operanti su piccole superfici (+1,0%).

I dati Istat arrivano mentre Confindustria dice che "l'Italia prosegue ad avanzare lentamente, in linea con le stime Csc, grazie alla domanda sia interna sia estera. Ma rimane tirato il freno del credito bancario e resta l'incognita dei tempi e dei modi delle elezioni generali". Nella congiuntura flash del Centro studi parlando anche della trattativa con la Ue sulla legge di bilancio 2017 definita "cooperativa, con la reciproca consapevolezza che la priorità è la crescita sostenibile". Per questa, aggiunge Confindustria "occorre portare a compimento il processo di riforme. Gli acquisti di titoli della bce non durano per sempre". Quanto ai numeri ricorda che il Pil italiano ha continuato ad avanzare in autunno: +0,2% (è la stima csc, in linea con quella formulata a dicembre), in lieve rallentamento dal +0,3% dei mesi estivi. Il trascinamento al 2017 è di +0,3 punti percentuali.