Milano, 11 gennaio 2017 - 17:31

«Non parlate con la stampa»
le nuove regole del Campidoglio

La giunta Raggi aggiorna il regolamento dell’ex sindaco Marino. Tra le disposizioni: «Avvisare il proprio superiore su eventuali segnalazioni di rischio o di illecito»

La sindaca Virginia Raggi (foto Lapresse) La sindaca Virginia Raggi (foto Lapresse)
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Tra i comportamenti dei dipendenti del Comune c’è il divieto di parlare con i giornalisti senza preventiva autorizzazione, un tetto ai regali «ammissibili» e l’anonimato per i whistleblower, ovvero chi - nell’amministrazione - denuncia illeciti e irregolarità. Il nuovo codice etico approvato dalla giunta Raggi lo scorso 30 dicembre va a sostituire quello dell’ex sindaco Marino del 2013.

In sintesi

Il regolamento che ancora non è stato pubblico sul sito del Comune, mette tra le disposizioni l’obbligo di «avvisare tempestivamente il proprio superiore gerarchico su eventuali segnalazioni di rischio o di illecito, ovvero di violazione del codice di comportamento» di cui si è venuti a conoscenza; obbligo di comunicare «in forma scritta» al direttore apicale della propria struttura eventuali procedimenti penali o misure di prevenzione per reati contro la Pa cui si è sottoposti; divieto di accettare regali superiori ai 100 euro di valore.

Pool di associazioni

Il codice etico è stato aggiornato dopo le indicazioni fornite dall’Anac nella determinazione 12 del 28 ottobre 2015, con la quale era stata chiesta alle amministrazioni pubbliche la revisione dei propri codici di comportamento entro la fine del 2016. Il nuovo codice è stato preparato, si legge nella delibera, aprendo alla partecipazione delle organizzazioni sindacali rappresentative presenti all’interno dell’Amministrazione, alle associazioni rappresentate nel Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, nonché alle associazioni o altre organizzazioni rappresentative di particolari interessi o soggetti che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dall’Amministrazione. Tutti soggetti che hanno potuto presentare proposte di modifica e integrazioni, alcune delle quali accolte.

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