Milano, 13 gennaio 2017 - 13:40

Sparò alla ex e si vantò su Fb
Suicida in carcere a Taranto

La storia era rimbalzata su tutti i media perché Pino Lama dopo il colpo di pistola all’addome della donna aveva scritto sul suo profilo: «Purtroppo non ci sono riuscito»

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Si è tolto la vita in carcere Pino Lama, operaio di 59 anni, accusato di aver sparato per strada a Marina di Ginosa (Taranto) alla sua ex Cristina Bruno, imprenditrice agricola di 51 anni. La storia era rimbalzata su tutti i media anche perché lui dopo il colpo di pistola all’addome di lei aveva scritto su Facebook: «Purtroppo non ci sono riuscito».

La difesa

Lama dopo l’arresto aveva provato a difendersi dalle accuse sostenendo di essere stato equivocato perché quella frase significava tutt’altro. L’operaio tarantino, infatti, ha messo a verbale che in realtà lui aveva intenzione di spararsi davanti alla sua ex e che questa avrebbe provato a disarmarlo e, nella colluttazione, sarebbe partito il colpo. Per cui anche la frase scritta sul suo profilo Facebook significava in realtà che non era riuscito a suicidarsi. Le spiegazioni, però, non avevano convinto gli inquirenti a scagionarlo e per questo Lama si trovava in carcere a Taranto.

Il rapporto dei carabinieri

«L’uomo — scrivevano subito dopo il fatto i carabinieri in un rapporto — il mattino del 30 novembre 2016 esplodeva un colpo di pistola calibro 9x21, risultata regolarmente detenuta, attingendo all’addome la vittima con cui aveva intrattenuto in passato una relazione sentimentale. La donna, che riusciva a divincolarsi, venendo altresì colpita con il calcio della pistola alla testa, sebbene ferita, riusciva a raggiungere la propria abitazione da cui chiedeva i soccorsi e a seguito delle lesioni riportate, veniva ricoverata e medicata. L’uomo, invece, si dileguava a bordo del proprio autoveicolo».

I messaggi

Dopo il post di Pino, erano stati in tanti a commentare finché la pagina non era stata oscurata. Frasi spesso choc: «Hai tutta la mia solidarietà», «Dovevi spararle in testa. Dritto per dritto», «Ci sarà sempre una seconda possibilità», «Ritenta, sarai più fortunato», «Tutti con te, Pino», «Non hai creduto abbastanza in te stesso, amico», «Non smettere mai di seguire i tuoi sogni», «Daje che alla prossima fai centro», «Prossima volta abilita la mira assistita, agli inizi del gioco bisogna prenderci la mano». E avanti così, più le faccine che ridono a crepapelle, le gif animate, i montaggi fotografici.

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