Milano, 13 gennaio 2017 - 12:38

Le gemelle Bush scrivono a Malia e Sasha, ora «fate errori, è permesso»

I consigli di Jenna e Barbara in una lettera pubblicata sul sito del Time. Le figlie di Barack e Michelle tra pochi giorni faranno ufficialmente parte del club delle ex First Daughter: «Scrivete la storia delle vostre vite», dicono alle giovani

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«Una sera fredda di novembre di otto anni fa...». Una sorta di c’era una volta per la conclusione di quella che è stata a tutti gli effetti una favola. Comincia così la lunga e appassionata lettera scritta — pubblicata sul sito internet di Time Magazine — dalle due gemelle Bush alle giovani Malia e Sasha Obama, in procinto di lasciare la Casa Bianca. Le due 35enni Jenna e Barbara, scrivono: « Eravate due bambine e vi abbiamo visto diventare delle fantastiche ragazze, semplicemente, con grazia. Adesso entrerete in un altro club esclusivo, quello degli ex First Children, una posizione per la quale non sono stati scritti manuali». Per questa ragione Jenna e Barbara si permettono di dare un consiglio alle più giovani Malia (18 anni) e Sasha (15 anni): «Adesso scriverete la storia della vostra vita, che va oltre l’ombra dei vostri famosi genitori, pur serbando sempre l’esperienza vissuta in questi otto anni. Godetevi il college. Come tutti sanno, noi lo abbiamo fatto. Non avrete più il peso del mondo sulle vostre giovani spalle. Esplorate le vostre passioni. Imparate chi siete davvero. Fate degli errori, potete permettervelo (...) Ascoltate il vostro cuore».

Nancy, la fiorista della Casa Bianca

Un altro consiglio? Non dimenticare mai le persone meravigliose che lavorano alla Casa Bianca. «La persona che ci accolse quando avevamo 7 anni alla Casa Bianca all’inaugurazione della presidenza di nostro nonno fu Nancy, la fiorista della Casa Bianca, che dal freddo dell’esterno ci accompagnò dentro. Ci aiutò a preparare bouquet colorati di fiori per il letto dei nostri nonni. Vent’anni dopo, Nancy ha curato i fiori per il matrimonio di Jenna. Tenetevi strette le vostre Nancy. Noi siamo rimaste in contatto con gli uomini della nostra scorta». Uomini che sono stati parte della loro crescita: «Erano lì per i nostri primi appuntamenti, per i primi giorni di frequentazione e perfino per un fidanzamento e una luna di miele».

L’importanza dei viaggi e delle persone

Viaggiare «con i nostri genitori ci ha insegnato più di qualsiasi lezione scolastica. Ci ha aperto gli occhi a nuove persone, nuove culture e nuove idee. Abbiamo incontrato operai in Michigan, insegnanti in California, medici che curavano persone al confine birmano, bambini che fiancheggiavano le strade polverose di Kampala per vedere il presidente americano, e bambini con l’HIV in attesa di ottenere i farmaci antiretrovirali che potevano salvare loro la vita». Incontri importanti che hanno aiutato le figlie di Bush a «sopravvivere alla pressione incredibile della Casa Bianca».

La lettera di benvenuto

La lettera di saluto segue quella che, sempre le figlie di Bush, scrissero nel 2009 per dare il benvenuto alle nuove inquiline. «Partecipate a tutto ciò che potete», dalle cene di stato ai festeggiamenti di Natale,inaugurazioni, cerimonie, dissero all’epoca. «Godetevi tutto». In quell’occasione Barbara e Jenna Bush avevano ricordato la magia dei Natali alla Casa Bianca, i ricordi dei giochi, lo scivolo lungo la balaustra della scala, ma anche gli scherzi al padre nell’ aereo presidenziale e gli incontri con persone importanti. Per le nuove «first daughter» si trattava certo di consigli scherzosi, accompagnati però da un monito importante: «Ricordate chi è vostro padre veramente, indipendentemente dalla sua immagine pubblica. E’ vostro padre non la caricatura che ne fanno sui giornali». Le sorelle Bush non avevano poi mancato di avvertire le bambine: «Quattro anni passano in fretta. Circondatevi di amici leali». Concludendo: «Sasha e Malia, ora è il vostro turno di riempire la casa Bianca con le vostre risate».

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Ragazze a confronto

Jenna e Barbara Bush sono cresciute in Texas e hanno terminato il liceo nel 2000, anno dell’elezione alla presidenza del padre, George W. Bush, che ha svolto due mandati alla Casa Bianca prima dell’arrivo di Barack Obama, nel 2008. Durante i loro anni universitari sono state protagoniste di alcuni episodi di poco conto legati al consumo di alcol, ripresi dalle riviste di gossip. In casa Obama, nei prossimi mesi Malia prenderà un anno di pausa dagli studi prima di entrare, il prossimo anno, ad Harvard. La sorella, Sasha, che ha tre anni di meno, deve ancora concludere il liceo. proprio per questa ragione gli Obama rimarranno a Washington, prima di ritornare — in futuro — a Chicago.

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