Milano, 12 gennaio 2017 - 14:45

M5S, la senatrice Bulgarelli attacca la piattaforma Rousseau: «È il centro del cerchio magico? Grillo aiutaci tu»

Lo sfogo via Facebook contro il sistema operativo creato dal cofondatore Gianroberto Casaleggio arriva dopo il pasticcio europeo con l’Alde e il ritorno nel gruppo di Farage

shadow

«Ma l’associazione Rousseau è «la segreteria» del partito 5 stelle o il centro dei cerchi e cerchietti magici del Movimento? E pensa se non stessero lavorando al DDM (Direct democracy movement)... Beppeeeeeeeeee aiutaci tu!». Lo sfogo che arriva via Facebook è della senatrice del Movimento 5 Stelle Elisa Bulgarelli.

Come funziona Rousseau, il sistema operativo del Movimento 5 Stelle
L'eredità di Casaleggio

Il dibattito via social

Un attacco al sistema operativo creato dal cofondatore Gianroberto Casaleggio che accende il dibatitto sui social. Un follower commenta: «Io più che cerchi magici vedo molti personalismi non incanalati». Mentre un altro, facendo riferimento a quanto accaduto nel Parlamento europeo — il voto sul blog, l’accordo saltato con l’Alde, il ritorno con Farage e l’addio di due eurodeputati M5S, Marco Zanni e Marco Affronte — osserva: «La vicenda europea lo ha chiarito una volta per tutte! E adesso che si fa? Si fa finta di niente? Si parla e si viene additati da dissidenti (se va bene)?». Ma se la senatrice Bulgarelli invoca l’intervento risolutore di Beppe Grillo, tra gli attivisti e gli iscritti 5 Stelle non tutti sono d’accordo. E c’è chi scrive: «Condivido il tuo post critico ma mi sa tanto che il problema risiede proprio in colui a cui chiedi aiuto (e mi pare che gli elementi per sostenerlo non manchino)» e chi ironico scrive: «Sono Casavolpe e Beppegatto i responsabili».

Protagonisti assurdi

Il dibattito prosegue su Facebook. C’è chi sottolinea: «Siamo cresciuti moltissimo in fretta e per forza spurie tendenze saltano agli occhi, e le tensioni fra aree dei vertici si avvertono, a pelle se riesci a vederli lo si percepisce, io annuso già dei protagonismi assurdi per le prossime elezioni e poltrone, e da parecchi ignoranti». La stessa Bulgarelli non si sottrae e risponde a numerosi commenti. «Magari così i `vertici´ torneranno a considerare la democrazia orizzontale» scrive. E ad un attivista che dice di immaginare «se un giorno Beppe si rompesse le p... o dovesse succedergli qualcosa, cosa farebbero `gli orizzontali´ di ora. No, grazie, già visto e già dato». Ma la senatrice 5 Stelle replica: «Non lo so, magari se in questi anni si fosse costruita l’orizzontalità, tutto `sto bisogno di vertici o assenza di essi, non sarebbe poi un grosso problema”. E poi aggiunge: «Invece vedo un gran gioco a cercare di sostituirlo, ma non mi sembra con un grande successo».

«Cattivoni frustrati di potere»

Un follower sottolinea: «mica facile costruire una orizzontalità solida, negli ultimi 2 secoli e mezzo qualcuno ci ha provato ma poi scattano dinamiche che fanno andare da altre parti. Non solo per colpa dei grandissimi `cattivoni´ frustrati di potere, c’erano anche i grandi, medi, piccoli e piccolissimi e oggi? Ci si può provare?». Bulgarelli spiega: «Qualcuno ci aveva detto che sarebbe stato facile? O credeva sarebbe stato facile? Non penso. Ma questo era l’obiettivo e il motivo per cui abbiamo alzato il sedere dal divano». E ancora, aggiunge: «E, per inciso, a me fanno più paura quelli piccoli piccolissimi col potericchio nella testa che i grandissimi cattivoni». Infine, sulla richiesta di aiuto a Grillo, un militante chiede: «Cosa significa Beppe aiutaci tu? La cazzata l’ha fatta lui e di sua sponte, più di così... Sarebbe opportuno quando non si è in grado di rappresentare degnamente un Movimento che raccoglie tanti consensi, farsi da parte, ma non solo lui anche la Casaleggio Associati, anche se sono i padroni, a tutti gli effetti, del Movimento». Un altro scrive ironico: «Chiedere aiuto a Beppe Grillo è come se uno che ha bisogno di trasfusione si rivolgesse a Dracula. Liberatevi di lui e Casaleggio, piuttosto, se volete continuare». Ma un’attivista risponde: «Se accadesse questo non voteremo più. Grazie a Beppe siamo in Parlamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT