Milano, 12 gennaio 2017 - 00:05

Prof sempre in congedo, la scuola
si schiera con la preside

Nadia Vidali ieri è stata travolta da centinaia di telefonate di solidarietà e indignazione. E assediata da giornalisti e tivù. «Non ho cercato questa notorietà, m’interessava una risposta dal professore in questione, che non ho avuto».

L’istituto tecnico «F. Severi» di Padova e la preside, Nadia Vidale L’istituto tecnico «F. Severi» di Padova e la preside, Nadia Vidale
shadow

Studenti, genitori, professori si sono mobilitati a sostegno della denuncia della dirigente Nadia Vidali, che nella lettera pubblicata sul Corriere della Sera ha denunciato il caso del docente di Diritto assente per motivi familiari dal primo giorno di assegnazione della cattedra. Sostituito da una supplente, che però l’istituto ha dovuto licenziare quando lui è rientrato per un solo giorno, il 23 dicembre. «Perché togliere ai ragazzi una docente entusiasta?», chiedeva la lettera.

Nadia Vidali ieri è stata travolta da centinaia di telefonate di solidarietà e indignazione. E assediata da giornalisti e tivù. «Non ho cercato questa notorietà, m’interessava una risposta dal professore in questione, che non ho avuto». La dirigente ieri aveva come priorità l’assemblea con studenti e genitori convocata d’urgenza. «Sono qui per chiedervi scusa a nome della scuola — ha esordito —. Non voglio mettere in croce questo professore, penso però agli studenti e al loro diritto allo studio e voglio tutelarli. Ora c’è da recuperare quello che i ragazzi hanno perso, continuità didattica e ore di lezione. Per questo organizzerò due pomeriggi alla settimana di recupero».

Una soluzione applaudita da genitori e studenti. A cui l’assenza del professore non va giù. «Molti di noi hanno l’insufficienza in Diritto — dicono i ragazzi —. C’è la preoccupazione che qualcuno perda l’anno. Organizzeremo una manifestazione per sostenere la denuncia della preside». Schierati con la preside anche gli altri docenti del Severi: «Ci vuole rispetto per gli studenti e le istituzioni», dicono. «A scuola dobbiamo essere d’esempio — sottolinea Edgar Libretti, insegnante di Informatica —, questo genere di furbetti danneggiano tutta la categoria dei docenti».

Anche le mamme sono in prima linea al fianco della preside. Nadia Vidali si rivolge al numero uno dell’Istruzione Fedeli: «Chiedo al nuovo ministro di garantire anche i diritti dei ragazzi, non solo quelli dei professori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT