Vi abbiamo già riportato, per bocca dello sceneggiatore David Walker, del coinvolgimento di Nighthawk nella serie Occupy Avengers. Non un membro effettivo dello strano gruppo itinerante e fuori dagli schemi, che si innerva sulle figure di Occhio di Falco e Red Wolf, bensì un elemento contraddittorio, che c’è e non c’è.

Così ne ha parlato Walker qualche tempo fa ed ecco come chiarisce meglio il suo ruolo, nell’intervista di cui vi riportiamo le dichiarazioni salienti.

 

Occupy Avengers #3, copertina di Augustin AlessioIn parte, la situazione di Nighthawk dipende dal fatto che io non lo avevo considerato per la serie. Sono stati alcuni editor che mi hanno proposto di recuperarlo. Del resto, dopo la chiusura della sua collana, c’erano diverse storie che avevo voglia di chiudere su di lui. Ho pensato che sarebbe stato figo mettere nella storia qualcuno che detesta profondamente Clint Barton. Per gli altri, Occhio di Falco è un tipo fastidioso e adorabile, ma Nighthawk lo vede diversamente. Dinamica interessante.

Credo che lo sia anche il fatto che quella di Occupy Avengers sarà una squadra fatta soltanto di leader, il che, già di per sé, mette molta carne al fuoco dal punto di vista interpersonale. Clint non è necessariamente quello con più carisma e capacità del gruppo. Ci sono persone più qualificate di lui. La questione della serie, a un certo punto, sarà capire se la squadra sia fatta di capi oppure soltanto di reietti che hanno trovato una situazione in cui, sostanzialmente, possono trovare una guida l’uno nell’altro.

Dal punto di vista operativo, Nighthawk porta le sue capacità analitiche, una gran dedizione al raggiungimento degli obiettivi, fino all’ossessione, e acume tattico. Clint è più un eroe occasionale che cerca di sanare i torti e le ingiustizie che incontra sul proprio cammino, mentre Nighthawk sceglie il suo bersaglio con cura, la strategia migliore per colpirlo, e poi si mette in marcia.

Ogni team, secondo me, ha bisogno di qualcuno di davvero pericoloso, una minaccia per le dinamiche interne dovuta a una morale personale e non condivisa. Nighthawk sarebbe disposto a varcare ogni confine, per un bene superiore.

 

Il rapporto tra lui e Occhio di Falco emergerà in maniera importante. La tensione tra i due sarà palpabile, avverte Walker, come anche il fatto che, in qualche modo, si scopriranno utili l’uno all’altro. Lo sceneggiatore cita Il Mucchio Selvaggio, celebre film di Sam Peckinpah, come esempio di questo rapporto complesso tra due uomini che fanno fatica a sopportarsi e si danno sui nervi a vicenda, ma sono una squadra più efficiente di quanto piaccia loro ammettere.

 

Occupy Avengers #3, variant cover di Dan PanosianRiguardo a Red Wolf, credo che Nighthawk sappia benissimo quanto sia temibile il guerriero pellerossa. Se i tre dovessero sfidarsi, probabilmente sarebbe lui a uscirne in piedi. Silenzioso, calcolato, per nulla sbruffone, è in qualche modo l’opposto di Occhio di Falco e si guadagna più rispetto. Tuttavia, sarebbe disposto a seguire Clint in qualunque avventura, senza avere la minima idea di dove l’arciere possa condurlo.

Non voglio e non posso anticipare troppo, ma i progetti in cantiere sono davvero tanti e sto ragionando a lungo termine. Non tutti i pezzi sono ancora sulla scacchiera, quindi non ho chiarissima nemmeno io la struttura della storia, nei particolari, ma mi lascerò guidare dalle dinamiche che ho in mente per loro, dai rapporti che si stanno creando fra i membri.

E, tra Red Wolf e Clint la storia sarà sempre questa: il primo si volta verso il secondo che fa una proposta. “Andiamo a fare il culo al Dottor Destino!” E via che si va. Sto scherzando. Destino non c’è, nel fumetto.

 

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Fonte: Marvel