Milano, 13 gennaio 2017 - 07:17

Milano, segretaria di scuola trovata
morta in casa. È caccia all’assassino

In camera da letto, ferita alla testa. Sospetti su un uomo. In tarda serata è stato perquisito l’appartamento del principale indiziato

(Fotogramma) (Fotogramma)
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Era vestita e a letto. Le coperte le lasciavano libero soltanto il capo, completamente insanguinato a causa delle molte ferite lacero-contuse, com’era insanguinato, in più punti e più spazi, l’appartamento al quarto piano. Tiziana Pavani, 54 anni, segretaria nella non lontana scuola elementare di Sant’Anselmo da Baggio, è stata trovata morta giovedì nell’appartamento della scala D di via Bagarotti 44, un palazzo popolare che aveva avuto problemi di amianto. Si cerca un uomo, forse l’ultimo che aveva una relazione con la donna. Non si tratta dell’ex marito, uno straniero originario delle Seychelles, dove si trovava in questi giorni per trascorrere le vacanze e con il quale, comunque, a sentire le colleghe di Tiziana, il rapporto era rimasto pacifico nonostante la fine della storia d’amore.

Tiziana Pavani
Tiziana Pavani

La prima chiamata (sembra al 118) è partita alle 18.24 da alcuni residenti dell’affollato stabile del quartiere Baggio. Erano preoccupati per la puzza di metano che proveniva dall’abitazione. La porta era socchiusa. Nel condominio è arrivato anche il personale dell’azienda del gas. Chi è entrato ha trovato un fornello lasciato acceso, anche se non interamente; più avanti, nella camera da letto, c’era il cadavere. In via Bagarotti, una strada di periferia che da Forze Armate porta al quartiere degli Olmi, è successivamente intervenuta la Omicidi della squadra Mobile diretta da Lorenzo Bucossi. L’appartamento non era nel caos: sempre se Tiziana, come probabile, sia stata uccisa, l’assassino non era uno sconosciuto salito in casa per rubare e che, magari sorpreso dalla donna, avrebbe reagito colpendola con il primo oggetto arraffato. La segretaria scolastica potrebbe essere stata assassinata nella notte tra mercoledì e ieri oppure anche prima.

In mattinata, contrariamente agli altri giorni quand’era sempre puntuale, la vittima non si è presentata al lavoro, tanto che le colleghe, e in particolare una funzionaria della scuola, si erano insospettite, chiamando a ripetizione e invano. Non rispondeva. Il portinaio, sostiene di averla vista tra le 7.30 e le 7.45 ma la versione è al vaglio degli investigatori. Tiziana, appassiona di gatti, abitava da sola e non ci sarebbero persone che potrebbero «censire» quanto presente nell’appartamento e dire se manca oppure no qualcosa. Sia il cellulare sia il computer sono stati subito analizzati. Dal telefonino sono state «isolate» le ultime chiamate e le conversazioni in chat. Intorno al palazzo, nei cestini dell’immondizia, nei tombini, fra i cespugli e sull’asfalto sotto le macchine parcheggiate, i poliziotti hanno cercato l’arma del delitto, nel caso in cui sia stata abbandonata dall’assassino in fuga. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza private e del Comune in via Bagarotti, per analizzare il movimento delle persone e delle macchine, pur ricordando che la mancata certezza sull’ora del decesso amplia e di parecchio il campo di indagine. La caccia al killer, condotta in prima battuta dalle Volanti, avrebbe già portato nella tarda serata sulle tracce di un «primo» uomo sospetto e del suo domicilio, perquisito.

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