Milano, 30 dicembre 2016 - 22:00

Mps, il board stringe sulla liquidità
Freno Ue sulla vendita delle 4 banche

L’Antitrust di Bruxelles: vanno sondati di nuovo i fondi esteri prima di vendere a Ubi a 1 euro Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, e a Bper la CariFerrara. Il consiglio di Mps prepara il rafforzamento della liquidità. Si dimette il consigliere Whamond, che rappresentava l’ex socio Fintech Advisory

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Archiviato il suo annus horribilis Mps comincerà il 2017, il primo sotto il cappello dello Stato, con una missione urgente: recuperare 15 miliardi di liquidità, quella persa durante tutto il 2016. Lo scudo del Tesoro consentirà alla banca guidata da Marco Morelli di collocare entro breve nuovi bond a prezzi concorrenziali, grazie alla garanzia offerta dallo Stato. Ieri si è tenuto l’ultimo consiglio di Mps — dal quale

Marco Morelli, amministratore delegato di Mps (Imagoeconomica)
Marco Morelli, amministratore delegato di Mps (Imagoeconomica)

si è dimesso Christian Whamond, top manager del socio Fintech Advisory — che ha avviato l’analisi dei conti dell’anno in preparazione del piano di ristrutturazione da presentare alla Direzione Concorrenza della Ue (DgComp).

Intanto il Tesoro continua a lavorare perché si riduca la ricapitalizzazione precauzionale dagli 8,8 miliardi stabiliti dalla Bce. «Confidiamo che il negoziato porti a una riduzione sensibile»

Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia (Lapresse)
Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia (Lapresse)

dell’importo, ha detto il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, che auspica che la trattativa con le autorità Ue «duri meno di due mesi». Per il Tesoro l’onere diretto sarà di 6,6 miliardi, se rileverà tutti i 2,1 miliardi di euro di azioni dai risparmiatori, frutto della conversione dei loro bond subordinati, mentre altri 2,2 miliardi arriveranno dai bond in mano agli investitori istituzionali.

Ieri la Banca d’Italia ha spiegato che la differenza tra l’aumento «privato» da 5 miliardi, poi tramontato, e la richiesta Bce «dipende dai diversi presupposti e obiettivi delle due misure, che implicano metodi di calcolo differenti e determinano risultati anch’essi diversi». Agli stress test di fine luglio Mps aveva chiuso con patrimonio netto negativo pari a -2,44% (come Cet1). La Vigilanza Bce intende rafforzare questo indice patrimoniale (Cet1) all’8%, e il Total capital all’11,5%. Ma su queste basi «precauzionali» - ha evidenziato ieri Bloomberg - sarebbero una decina le banche sotto la soglia nello stress test, fra le quali Unicredit, Barclays, SocGen, Deutsche Bank e Commerzbank, ferme attorno al 7%.

Ieri si è riaperto il dossier «good banks», le quattro banche nate l’anno scorso dopo la risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara. La vendita dei crediti in sofferenza al fondo Atlante e la cessione delle good banks a Ubi (tranne CariFerrara, diretta verso Bper) sono state congelate perché la DgComp ha chiesto

Roberto Nicastro, presidente delle quattro good banks (Imagoeconomica)
Roberto Nicastro, presidente delle quattro good banks (Imagoeconomica)

di riaprire il tavolo con i fondi di private equity Apollo, Lone Star, Cerberus e con le banche Bper e Ubi che a luglio avevano avanzato offerte fino a 400 milioni, in vari termini, considerate però irricevibili dai board presieduti da Roberto Nicastro e dal Fondo di Risoluzione. Ora che Ubi comprerà le banche a 1 euro la Ue ha imposto di verificare se i fondi siano ancora interessati a rilanciare. Dal fronte italiano non si nasconde irritazione per la richiesta, che farebbe solo ritardare i tempi. Se i fondi non decideranno di tornare al tavolo, la consultazione dovrebbe finire attorno all’Epifania.

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