Milano, 5 gennaio 2017 - 14:37

Turchia, esplosione a Smirne
davanti a un tribunale, 2 morti

Un’autobomba è esplosa nei pressi di uno degli ingressi del tribunale. Subito dopo tre terroristi hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con la polizia, due sono stati uccisi, uno in fuga. Sospetti sul Pkk. Erdogan: «Terroristi vogliono metterci in ginocchio»

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Un’autobomba è esplosa davanti a un tribunale nella città turca di Smirne proprio vicino all’entrata del tribunale per i giudici e i pm. La notizia è stata confermata dal segretario generale della città, Bugra Gokce, a Cnn Turk. Subito dopo tre terroristi, armati di kalashnikov, hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con la polizia, due sono stati uccisi e uno è in fuga. Sul posto sono giunte numerose ambulanze, un’auto è ancora in fiamme e almeno 2 persone sono morte, oltre agli attentatori, e 10 sono rimaste ferite. Tra le vittime un poliziotto e un impiegato del tribunale. Il presidente Erdogan ha detto che «La Turchia è sotto attacco da parte di diversi gruppi terroristici».

In fuga

La polizia ha diffuso l’identikit dell’assalitore che è riusciuto a fuggire: indossa un cappotto scuro e un berretto bianco ed è alto tra 1,65 e 1,70. Una caccia all’uomo è in corso nella zona.

Le indagini

Secondo le prime valutazioni gli investigatori sospettano che l’autore dell’attentato sia il Pkk, l’organizzazione terrorista che si batte per l’indipendenza dei curdi. È quanto ha affermato il governatore della provincia di Smirne, Erol Ayyildiz. «Uno scontro si è verificato dopo che i nostri poliziotti hanno voluto fermare un’auto a un posto di blocco di fronte al tribunale Bayrakli. In quello scontro, i terroristi hanno fatto detonare l’autobomba mentre tentavano di fuggire», ha detto Ayyildiz in interviste in diretta tv.

La censura

L’autorità turca per le telecomunicazioni ha imposto una censura temporanea ai media sull’attacco al tribunale di Smirne, sulla costa egea della Turchia. Lo riferisce l’agenzia statale Anadolu. Misure analoghe vengono prese regolarmente in caso di azioni terroristiche nel Paese.

La strage di Capodanno

L’attentato avviene cinque giorni dopo la strage nella discoteca Reina ad Istanbul dove un uomo armato ha ucciso 39 persone. L’agguato è stato poi rivendicato dall’Isis in un comunicato diffuso, per la prima volta anche in turco. La Turchia è nel mirino dei terroristi curdi e dello Stato Islamico, negli ultimi 18 mesi 400 persone sono morte in diversi attacchi.

Erdogan: «Terroristi vogliono mettere in ginocchio la Turchia»

«La Turchia è sotto attacco contemporaneo di diversi gruppi terroristici che vogliono metterla in ginocchio - ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan - Non c’è nulla che non abbiano ancora provato ma non ci sono riusciti. Non possono mettere la nostra gente l’una contro l’altra. Non sono riusciti a distruggere la nostra unità e non ci riusciranno».

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