Milano, 12 gennaio 2017 - 11:26

La «Napalm Girl» ora può sentire
le carezze del nipote

Kim Phuc Phan Thi venne fotografata mentre correva, nuda e in lacrime, dopo essere stata investita dal napalm. La foto simbolo vincitrice del Premio Pulitzer. Oggi la donna si è sottoposta a una serie di interventi per recuperare la sensibilità

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La foto che la ritrae mentre corre, nuda, piangendo, dopo essere stata investita dal napalm, era diventata un simbolo. Oggi, 45 anni dopo il momento immortalato dal fotografo Nick Ut, quella bambina può sentire per la prima volta le carezze sulla pelle.

La foto simbolo

Kim Phuc Phan Thi aveva 9 anni quando il fotografo dell’Associated Press Nick Út la immortalò mentre correva, nuda e in lacrime, ustionata dalla bomba al napalm. L’immagine scattata l’8 settembre 1972 non divenne solo simbolo della guerra in Vietnam, ma vinse anche il premio Pulitzer. Oggi, quella che all’epoca era una bambina, ha 53 anni. E grazie a una serie di terapie e interventi con il laser, ha finalmente recuperato la sensibilità della pelle. A Miami, la donna si è sottoposta a più cicli di terapie per rimuovere le cicatrici che si estendono dall’attaccatura dei capelli, lungo la schiena e sul braccio sinistro. Terapie dal risultato non garantito, e che invece le hanno consentito per la prima volta di poter sentire sulla pelle le carezze del nipotino.

«Ora posso sentire le carezze»

La donna vive da anni in Canada, per curare la pelle sono state necessarie oltre 50 sedute con il laser. «Prima, spesso quando venivo toccata non riuscivo a capire cosa fosse a toccarmi, ora riesco a sentirlo. Ora posso sentire le mani del mio nipotino sulle braccia».

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