Milano, 12 gennaio 2017 - 08:13

Cheeseburger per i senzatetto
McDonald’s conquista il Vaticano

Dopo mesi di polemiche e la regolare apertura del 30 dicembre, ora la svolta verso la carità, nello spirito voluto da papa Francesco per i più bisognosi

(Foto LaPresse) (Foto LaPresse)
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Un passo verso la carità e un punto a favore per l’immagine. Il McDonald’s di Borgo Pio aperto in sordina a fine dicembre a due passi dal colonnato di San Pietro nonostante le polemiche e le proteste di cittadini e scrittori, prelati e politici, offrirà un doppio cheeseburger, mele e acqua ai senza tetto presenti nelle strade vicine alla Basilica . Saranno mille i pasti che distribuiranno i volontari di Medicina Solidale in collaborazione con l’Elemosineria Apostolica ogni lunedì a partire dal 16 gennaio.

Auto anti-gelo e pasti caldi

«Forniamo un pasto che garantisca un congruo apporto di proteine e vitamine alle tante donne e uomini che vivono in strada» spiega Lucia Ercoli, direttore dell’associazione che cura i clochard. Dopo i bagni voluti da papa Francesco durante il Giubileo e le auto anti-gelo del 7 gennaio scorso con coperte termiche per proteggere dal freddo fino a meno 20 sottozero, l’attenzione del Vaticano ai più bisognosi ingloba anche il colosso americano del fast food. Alle minestre, tramezzini e cioccolate calde adesso si aggiunge il panino più famoso del mondo che per mesi ha posto la questione del decoro e del cibo di qualità.

Proteste e appelli

«Mangiare con pochi euro può essere una soluzione per tanti squattrinati, soprattutto per i ragazzi, ma non credo che il nuovo McDonald’s possa essere di vero aiuto ai pellegrini» aveva detto monsignor Liberio Andreatta dell’Opera Romana Pellegrinaggi il 4 gennaio. Il 3 ottobre scorso durante la protesta guidata dallo scrittore Alberto Asor Rosa l’appello era rivolto al ministro Dario Franceschini e alla sindaca Virginia Raggi. Ma lunedì scorso anche l’ostacolo del ricorso al Tar da parte di Codacons è caduto: i giudici hanno stabilito la sospensiva. E il McDonald’s è regolarmente aperto negli oltre 500 metri quadrati di proprietà dell’Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica) pagando un affitto di circa 30 mila euro al mese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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