È passato quasi un anno dall’operazione ma ora questo papà del Bangladesh di 30 anni è felice perché può abbracciare sua figlia di tre anni. Abul Bajandar è noto in tutto il Paese come “uomo albero” per via delle gravi lesioni cutanee che gli deformavano mani e piedi e creavano delle escrescenze in qualche modo simili ai rami. A febbraio dell’anno scorso un ospedale di Dhaka si era offerto di operarlo senza compenso.
L?«uomo albero» prima e dopo le operazioni del 2016
16 operazioni e un anno di degenza
Ed eccolo sorridente ritratto con la famiglia. Dopo mesi Abul sta per lasciare l’ospedale dove ha subito 16 operazioni che gli hanno tolto 5kg di escrescenze cresciute su mani e piedi. «Il trattamento su Abul è stato una pietra miliare nella storia della scienza medica», ha detto Lal Samanta Sen, coordinatore del reparto di chirurgia plastica al Dhaka Medical College Hospital. «Le mani ei piedi sono ormai quasi completamente a posto. Sarà dimesso entro prossimi 30 giorni dopo un paio di interventi chirurgici minori per perfezionare la forma delle mani», ha detto Sen. «Non ho mai pensato che sarei stato in grado di tenere la mia bambina con le mani», ha detto Abul mostrando una mano fasciata. «Ora mi sento molto meglio. Non vedo l’ora di tornare a casa». Lui e la famiglia hanno vissuto insieme quasi un anno all’interno dell’ospedale.
Malattia rara causata dal papilloma virus
La malattia rarissima si chiama epidermodisplasia verruciforme. È causata da un difetto del sistema immunitario, che aumenta la suscettibilità al virus del papilloma umano (HPV). Ci sono molti tipi di HPV, il più comunemente riportato è quello legato al cancro del collo dell’utero, ma anche questa patologia rara rientra nelle possibili conseguenze. La malattia è familiare nel 20% dei casi. Lo scatenarsi della patologia è causata dal potere oncogeno di alcuni ceppi virali. In particolare la condizione è associata all’HPV tipo 5 e 8 i quali sono rinvenuti normalmente nell’80% della popolazione in forma di infezione asintomatica. Nella condizione di Abul ci sono solo altre tre persone al mondo.
Progetti per il futuro
Abul era un guidatore di risciò in una piccola città chiamata Khulna quando le sue condizioni sono via via peggiorate e ha dovuto rinunciare al suo lavoro: non poteva più alzare una forchetta per mangiare, o tenere uno spazzolino per lavarsi i denti. Ha contratto la malattia a 10 anni. Ora prevede di istituire una piccola impresa con le donazioni ricevute da sostenitori in tutto il mondo. «Spero che la maledizione non tornerà di nuovo», si augura.