Milano, 6 gennaio 2017 - 19:31

Sparatoria in aeroporto in Florida
Almeno 5 morti, il killer un veterano
dell’Iraq: «Ha sparato a caso»

Un uomo ha aperto il fuoco nell’area di restituzione bagagli di uno dei terminal. Si tratta di un giovane di 29 anni e nascondeva la pistola dentro una borsa. La polizia: «Troppo presto per capire se è terrorismo»

Uno dei feriti nella sparatoria viene soccorso  (Ap) Uno dei feriti nella sparatoria viene soccorso (Ap)
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NEW YORK – Ha ucciso cinque persone e ne ha ferite altre otto senza dire una parola, caricando più volte la pistola che aveva nascosto in una borsa consegnata al check-in. Il killer dell’aeroporto di Fort Lauderdale, Florida, si chiama Estaban Santiago, 26 anni. Dopo aver colpito i viaggiatori accalcati al nastro della consegna dei bagagli, ha appoggiato l’arma sul pavimento e si è fatto arrestare. Secondo l’Fbi non sarebbe un terrorista collegato all’Isis, ma un uomo con seri problemi mentali. E’ nato nel New Jersey, in una famiglia di origine portoricana. Per un certo periodo ha fatto parte dell’esercito: la sua vita sarebbe cambiata profondamente nei 10 mesi in cui fu dislocato in Iraq. Tornato negli Stati Uniti si era trasferito in Alaska, in cerca di un’occupazione. Viveva ad Anchorage, dove aveva già attirato l’attenzione dell’Fbi per essersi presentato in un centro di assistenza socio- sanitaria della città, sostenendo che la Cia voleva spingerlo ad «arruolarsi» nell’Isis.

La pistola nascosta in una borsa

E’ partito dall’aeroporto di Anchorage, con un volo Delta e nascondendo la pistola nella valigia destinata alla stiva. Nel pomeriggio del 6 gennaio l’aereo atterra a Fort Lauderdale, lo scalo in posizione strategica sulla costa della Florida, tra le spiagge di Miami e quelle di Boca Raton. Il terminal 2 è affollato di turisti. Il giovane ritira la sua borsa e si chiude in bagno. Carica l’arma ed esce sparando. Mira alla testa: vuole uccidere. Qualcuno riprende la parte finale della scena con un telefonino: il video passa e ripassa sulle televisioni americane. I corpi si confondono con i bagagli abbandonati; il sangue con le scarpe e i vestiti stracciati. Nel giro di qualche minuto accorrono i poliziotti di guardia, quelli della Contea, le squadre speciali, gli agenti dell’Fbi. Le ambulanze portano via i feriti, alcuni sono gravi. Sale il conto delle vittime: saranno cinque alla fine della giornata.

Il killer ha agito da solo

Per molte ore migliaia di passeggeri rimangono intrappolati nell’aeroporto. Un falso allarme semina il panico anche nel terminal 1. La polizia sospetta che Esteban possa avere dei complici ancora pericolosamente in azione. Ma l’uomo, il reduce dell’Iraq, non risponde ad alcuna domanda. Solo a tarda sera le autorità comunicano ufficialmente che il killer ha agito da solo e, pare, non nel nome dello Stato islamico o di qualche altra organizzazione terroristica.

È di nuovo polemica sulla circolazione delle armi

Il caso, però, riaccende subito l’aspra polemica sulla circolazione di armi. Uno dei temi più divisivi per l’opinione pubblica americana. Il secondo emendamento della Costituzione garantisce ai cittadini la facoltà di possedere pistole e fucili per difendersi. E la lobby dei costruttori e venditori di armi, la National Rifle Association, è una delle più potenti degli Stati Uniti. Tanto che finora tutti i tentativi per intensificare i controlli sulle vendite sono falliti. Negli ultimi anni, per esempio, il Congresso ha discusso su come evitare che individui potenzialmente pericolosi, come le persone mentalmente disturbate, potessero comprare senza problemi una Colt o una mitragliatrice d’assalto Ar-15. Tutta merce disponibile anche online. Inevitabili le discussioni sui filtri di sicurezza negli aeroporti. Le regole consentono il trasporto delle armi, ma con rigide misure precauzionali. Nel 2015, invece, sono state sequestrate circa 2.500 tra pistole e fucili, non dichiarate all’accettazione. Alla lista si aggiunge quella, micidiale, di Esteban Santiago.

Trump: «Terribile situazione»

Anche il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato l'accaduto: «Sto seguendo da vicino la terribile situazione in Florida. Ho appena parlato con il governatore Scott. State al sicuro», ha scritto su Twitter.

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