Milano, 29 dicembre 2016 - 16:14

Almaviva, niente accordo: chiude
la sede di Roma. Partite lettere di licenziamento per 1.600 dipendenti

Fallito ultimo incontro, i lavoratori licenziati sono 1.666

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La sede di Roma del call center Almaviva Contact chiude e le lettere di licenziamento dei 1.666 dipendenti sono già tutte partite. L’ultimo tentativo con la riapertura del tavolo oggi al Mise è infatti fallito dopo appena due ore. «Purtroppo l’azienda ha avanzato difficoltà anche dal punto di vista della tenuta della procedura e quindi ha ribadito il mantenimento dell’accordo dei lavoratori di Napoli e il mancato accordo con Roma che non ha firmato». ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, parlando a Rainews24.

L’incontro tenutosi giovedì 29 dicembre in extremis al ministero dello Sviluppo economico tra l’azienda di call center e i sindacati si è svolto su richiesta dei secondi. A seguito delle consultazioni dei lavoratori, infatti, è emerso che la maggioranza degli stessi è favorevole all’accordo dello scorso 22 dicembre che le Rsu della sede di Roma (al contrario dei colleghi della sede di Napoli) si erano invece rifiutate di firmare. Dopo un riunione ristretta - tra il ministro Carlo Calenda, la sua vice Teresa Bellanova, l’azienda e i rappresentanti sindacali di categoria - volta a capire se ci fosse ancora la possibilità di estendere l’accordo della settimana scorsa anche alla sede di Roma, l’azienda ha opposto ragionamenti di tipo giurisdizionali stringenti e ineludibili.

La procedura di mobilità è infatti terminata proprio lo scorso 22 dicembre, le 1.666 lettere di licenziamento sono già state spedite e una forzatura avrebbe potuto dar vita a un complesso contenzioso. La sede di Roma di Almaviva Contact, già inattiva da una settimana, è destinata quindi alla chiusura.

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