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Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi
Il presidente della maggiore agenzia pubblicitaria in Giappone, la Dentsu, rassegnerà le dimissioni in gennaio a seguito della morte di una ex dipendente, imputabile ad un eccessivo carico di lavoro. Lo ha annunciato lo stesso dirigente, Tadashi Ishii, nel corso di una conferenza stampa, mentre prosegue l'inchiesta del ministero della Salute e del Welfare nipponico sulle operazioni della societa', gia' coinvolta in passato in un caso analogo.
''Siamo spiacenti di non essere stati in grado di prevenire un'abitudine ad orari eccessivamente lunghi per i nostri dipendenti. Mi assumo tutta la responsabilita' e offro le mie piu' sentite scuse", ha detto il presidente Ishii, che la scorsa domenica aveva chiesto di incontrare i familiari della vittima. Il caso in esame riguarda la 24enne Matsuri Takahashi, assunta nell'aprile del 2015, e costretta a turni straordinari di lavoro in media di 100 ore mensili, conducendo la ragazza a togliersi la vita nel dicembre dello stesso anno.
Tratto da "La Repubblica"
Tratto da "La Repubblica"
Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi
Questo si è licenziato perché è la seconda volta che nella sua ditta accade una cosa del genere, ma nel mondo del lavoro nipponico - situazione riportatami da chi ha lavorato nella filiale italiana di una ditta giapponese - i dipendenti hanno una sorta di "obbligo morale" a fare molti straordinari per "rispetto" verso la ditta e verso gli altri colleghi che sacrificano affetti e riposo pur di farsi ben volere.
La stessa cosa però vale anche in altri paesi orientali, vedi la Foxcon cinese costretta a installare reti antisuicidio per bloccare i dipendenti che decidono di buttarsi dalle finestre o dai tetti della ditta...
100 ore di straordinario al mese sono 3h 20' al giorno per 30 giorni al mese: quasi una mezza giornata di lavoro in più, domeniche comprese
D'altro canto però mi viene da pensare che il "non essere in grado di prevenire orari lavorativi eccessivamente lunghi" sia una bugia grossa quanto un grattacielo. Casi del genere in Asia, non solo in Giappone, sono terribilmente numerosi e quindi mi sa che le cose si sanno ma non si prendono precauzioni fino a che non accade una tragedia. Spero sinceramente che questi avvenimenti non accadano più un giorno non lontano.
Tipo la condanna di 27 dirigenti dell 'Ilva a Taranto? So che è bello lamentarsi sempre dell'Italia ma fortunatamente da noi certe cose sono rare visti i severi controlli e la presenza dei sindacati con un reale potere e checché ne dica la tivvi le condanne ci sono (ovviamente anche le eccezioni) .
La mentalità giapponese é completamente diversa dalla nostra. Non si può "mandare a cagare" il lavoro perché già è disonorevole non fare gli straordinari non pagati, figuriamoci perderlo.
Non so se tu abbia mai visto l'anime "Relife" ma ci sono dei dettagli sulla vita lavorativa di un impiegato giapponese. Penso che non sia una cosa semplice licenziarsi dal lavoro. Quando i nuovi datori vedono il tuo CV, guardano le esperienze precedenti e ti chiedono il motivo di un eventuale licenziamento o comunque il perché non lavori più per l'azienda x e questo è un dettaglio rilevante. Da lì capiscono se puoi essere un buon dipendente ed essere completamente fedele all'azienda. I giapponesi possono scartarti subito attraverso le tue spiegazioni e considerarti un fallito. In Italia vai avanti e amen ma in Giappone ti giochi la reputazione.
O si tratta di un caso "singolo" o comunque estremamente limitato dentro quella azienda, oppure era una prassi diffusa, ma in questo caso i controlli dell'ispettorato del lavoro DEVONO far uscire tutte le magagne.
E i primi a denunciare DEVONO essere i dipendenti.
Se tutto si sgonfierà rimarrà solo la morte di una persona e la probabilità che a breve la situazione si ripresenti.
Beh qui è una semplice questione amministrativa, avranno aspettato la fine dell'anno fiscale per levarlo dal consiglio d'amministrazione e quello reale per espellerlo ufficialmente.
L'anno fiscale in Giappone finisce il 31 marzo quindi sarebbero comunque in ritardo di 10 mesi...
Dal 31 marzo gli avranno tolto i poteri effettivi, poi col nuovo anno l'hanno licenziato ufficialmente. Sto facendo ipotesi eh.
Le ipotesi si possono anche fare ma non si puo' andare oltre il testo. Quello li' non e' un semplice dirigente ma il presidente. E non e' stato licenziato ma si e' dimesso lui!
Sì, ma nell'articolo parlano di 100 ore al mese di straordinari, non di ore normali. In pratica, come ha già qualcuno, é come se facessero almeno 3 ore di lavoro in più al giorno.
per essere licenziati è con il benestare dei tribunali!
al loro confronto, noi stiamo da "re", benchè i nostri sindacati ci stanno svendendo, in questi anni!"
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