Milano, 1 dicembre 2016 - 09:04

Referendum, domande e risposte

Da venti giorni abbiamo aperto uno spazio sul nostro sito dedicato ai dubbi e alle richieste di chiarimenti in vista del voto del 4 dicembre. Sono arrivate centinaia di domande. C'è anche chi si interroga sulla necessità del quorum e sul rischio di cessione di poteri all'Europa

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Le leggi e l'iter Se non faranno le leggi, cosa faranno i nuovi senatori in caso di vittoria del Sì?

Si sottolinea spesso cosa non fanno i nuovi senatori previsti dalla riforma: non votano la fiducia al governo e non rappresentano la Nazione. Quindi, che fanno? Rappresentano le istituzioni territoriali e hanno funzione di raccordo tra Stato, enti locali ed Europa. Il nuovo Senato «concorre all'esercizio della funzione legislativa». Con limiti precisi nell'iter di approvazione, ma può comunque proporre leggi alla Camera.
I nuovi senatori partecipano all'elezione del capo dello Stato e di un terzo dei membri del Csm, in seduta comune. Nominano invece «da soli» due giudici della Corte costituzionale. Possono dare vita a commissioni di inchiesta, ma solo sul tema delle autonomie territoriali.
Il Senato partecipa alle decisioni dirette, alla formazione e all'attuazione degli atti normativi e delle politiche Ue. I nuovi senatori verificano l'impatto delle politiche Ue sui territori e l'attuazione delle leggi dello Stato. Esprimono pareri sulle nomine di competenza del governo.

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