Addio con polemica. Il Movimento 5 Stelle perde in Piemonte un consigliere regionale. Stefania Batzella, battagliera pentastellata della prima ora e attivista No Tav della Valle di Susa, ha annunciato «la decisione sofferta ma obbligata di lasciare il gruppo».

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«Lo slogan `uno vale uno´, tra i principi fondanti del Movimento, sembra non trovare applicazione all’interno del gruppo, dove le gerarchie prevalgono sugli spazi, sul bene comune, sui meriti - spiega -: mi sento discriminata e lesa nella dignità».

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Parole pesanti a sigillo di una dipartita che oltretutto priva il gruppo pentastellato di uno dei suoi esponenti più agguerriti: memorabili i botta e risposta in Consiglio regionale tra la Batzella, particolarmente sensibile ai temi della Sanità, l’assessore Antonio Saitta e il presidente della Regione Sergio Chiamparino .

Dura la replica del Gruppo M5S: «Da diverse settimane la consigliera Stefania Batzella non partecipava alle riunioni del Gruppo consiliare e alle attività del Consiglio regionale per motivi prettamente personali, noi abbiamo rispettato la sua esigenza di riservatezza. Oggi, senza alcun preavviso, abbiamo appreso da organi di stampa del suo abbandono dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

Le motivazioni addotte non trovano alcuna corrispondenza nella realtà, lo dimostrano i suoi incarichi come presidente della Consulta regionale delle Elette e come referente del Movimento 5 Stelle per le politiche sociali. Batzella è stata inoltre proposta e votata dal nostro gruppo prima come componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e poi come membro del Comitato Diritti Umani. Surreali dunque le accuse di presunte assenze di merito e discriminazioni. Siamo delusi, amareggiati e stupiti da questa scelta e dalle sue infondate dichiarazioni».

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