Milano, 29 novembre 2016 - 10:16

Il rimbalzo di Piazza Affari (+2,13%) trainato dalle banche

Mps vola del +17,4%, Ubi Banca del 5,8%, Intesa del 4,25%. Deboli ma positive le Borse europee. Italia Indipendent, fondata da Lapo Elkann, limita i danni con un -3,4%

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Chiusura di seduta in netto rialzo per la Borsa, che oggi ha fatto corsa a sé rispetto agli altri mercati europei, recuperando tutto il terreno perso lunedì in seguito all’allarme sul sistema bancario lanciato dal Financial Times. L’indice Ftse Mib termina con un +2,13% a 16.561 punti, mentre l’All Share sale dell’1,89%. Piazza Affari si è rimessa in sella dopo che il Ft aveva paventato gravi conseguenze in caso di vittoria del No al referendum di domenica. I titoli bancari e finanziari sono stati al centro della rimonta, con Monte Paschi che ha messo a segno un maxi rimbalzo del 17,46%, dopo la perdita del 13% di lunedì. Il clima è migliorato anche per le voci su un possibile intervento temporaneo della Bce sui titoli italiani per stabilizzare il mercato nel caso di vittoria dei No. Bene inoltre i dati macro da oltreoceano, con il Pil Usa del terzo trimestre rivisto al rialzo sopra le attese.

In campo bancario oltre a Monte Paschi in evidenza Intesa con un rialzo del 4,25%, Ubi con un +5,81%, Bper +5,41%, Bpm +4,24%, Banco Popolare +4,14%. Su anche Fineco, Generali, Unipol con un +4,19%, mentre Poste segna +3,97%. Nell’energia Enel sale del 2,32%, più cauta Eni (+0,64%) in attesa del vertice Opec di Vienna che deciderà sui tagli alla produzione, mentre Saipem cede l’1,02% e Tenaris l’1,46%. Bene Snam e Terna. Telecom sale del 2,78%, nel lusso si muovono Ferragamo (+4%). Ferma Fiat Chrysler, Ferrari sale dell’1,77%.

In netto calo in apertura il titolo Italia Independent Group , dopo la diffusione della notizia che il fondatore Lapo Elkann è stato arrestato (e subito rilasciato) negli Stati Uniti. Il titolo della società attiva nell’eyewear, nei prodotti lifestyle e nella comunicazione, attorno alle 9 e 45 perdeva il 6,66%, a 2,8020 euro, per poi chiudere con un arretramento del -3,4%, di poco al di sotto dei 3 euro per azione.

Chiusure contrastate, infine, per i principali listini europei. In moderato rialzo il Cac40 di Parigi, che termina gli scambi con un +0,91% a 4.551,46 punti, l’Ibex di Madrid, in progresso dello 0,55% a 8.667 punti, e il Dax di Francoforte, che avanza dello 0,36% a 10.620,49 punti. In moderato ribasso, invece, il Ftse100 di Londra, che retrocede dello 0,40% a 6.772 punti. Sia il greggio di qualità Wti che il Brent scendono di circa il 3%, portandosi rispettivamente a 45,2 e a 46,4 dollari al barile.

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