Milano, 28 novembre 2016 - 22:58

Serie A, Inter-Fiorentina 4-2: partenza sprint nerazzurra, poi fatica

Tre gol in 19 minuti, poi il ritorno viola. Icardi al 91' chiude i conti. Un legno colpito per parte, toscani in dieci per un tempo, espulso Gonzalo Rodriguez

(Getty Images) (Getty Images)
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La prima vittoria di Stefano Pioli è uno sguardo fugace sul futuro, una ripartenza a due facce: l’Inter è prima esaltante, poi pallida e impaurita. La solita squadra: lesta a calarsi dentro la partita sino a schiacciare la Fiorentina, che nel giro di venti minuti va sotto tre gol, colpita da Brozovic, Candreva e dal solito Icardi. Ma la notte, che sembrava tranquilla si trasforma in un lunedi di paura. Come era successo in Israele, una volta chiusi apparentemente i giochi, i nerazzurri spengono la luce, staccano la spina e vanno in tilt. Così dal 3-0 si passa al 3-2 con i viola in dieci per l’espulsione di Gonzalo Rodriguez alla fine del primo tempo. La squadra di Sousa sembrava avviata a un clamoroso cappotto e invece tira fuori l’orgoglio e il furore mancati all’inizio: segna con Kalinic al tramonto del primo tempo, rientra in gioco con Ilicic dopo poco più di un’ora e se la gioca sino in fondo con due ragazzi: Chiesa, classe ’97 e l’americano Perez del 98 all’esordio. L’Inter si allunga, sbuffa, trema e smette di soffrire solo dopo il novantesimo quando Icardi firma la rete della sua personale doppietta.

Serie A. Inter-Fiorentina 4-2, le pagelle nerazzurre: Icardi brilla, Ansaldi scheggia
Handanovic: 5

Pioli ha poco da essere allegro. La squadra è ancora un’incompiuta e la vittoria, che arriva sull’onda lunga del derby, solo un punto di partenza. La strada verso la gloria è complicata. La Champions resta lontana 8 punti e il calendario è un percorso infido (venerdì è in programma la trasferta al San Paolo contro il Napoli, prima di Natale c’è la Lazio a San Siro, nel mezzo Genoa e Sassuolo).

La partenza lampo degli interisti è una frustata sulle ambizioni viola: tre gol in 19 minuti alla difesa, sino a quel momento, meno perforata della serie A. L’Inter ha cuore, una buona predisposizione alla fase offensiva e sfonda sempre a sinistra dove Tello, spettatore non pagante, abbandona al suo destino Salcedo. Ansaldi spinge, Perisic ci mette sempre lo zampino, i gol fioccano belli e puntuali.

Serie A, Inter-Fiorentina 4-2, le pagelle viola Ilicic la sorgente, Gonzalo ribaltato
Tatarusanu: 5,5

La Fiorentina sbaglia l’approccio, per la seconda volta consecutiva dopo il giovedì nero in Europa League. Poi prova a rimontare. Handanovic è decisivo tre volte, in uscita rispettivamente su Borja Valero e Milic e deviando la punizione di Ilicic. L’arbitro Damato prova a spegnere la reazione viola, negando prima un rigore a Gonzalo Rodriguez (fallo di Miranda) e poi mostrando allo stesso argentino un affrettato cartellino rosso dopo un fallo su Icardi e dopo che Kalinic aveva provato a riaprire i giochi. Ma la Fiorentina non ci sta e lotta sino in fondo.

La sconfitta frena la serie di vittorie in trasferta, tre in campionato, quattro considerando l’Europa League. La situazione è magra perché la squadra non riesce ad agganciare il trenino in lotta per l’Europa (il Toro e il Napoli sono sopra cinque punti, l’Atalanta quinta invece è ben ad otto lunghezze) e la settimana di polemiche surreali innescate dalle frasi di Paulo Sousa ha allontanato il portoghese dalla panchina viola. Diego Della Valle, seduto in tribuna, non è per niente soddisfatto di come il suo allenatore sta gestendo la situazione, ma ha apprezzato la reazione alle difficoltà. Pioli, invece, deve convincere la sua squadra che le partite durano novanta minuti. Altrimenti sarà difficile sognare in grande.

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