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Roma, hai un gigante tra i pali. Alisson ferma l'Atletico Madrid: finisce 0-0

Roma, hai un gigante tra i pali. Alisson ferma l'Atletico Madrid: finisce 0-0TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 12 settembre 2017, 22:362017
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato allo stadio Olimpico

Un punto conquistato con gli artigli. Col carattere e con le parate. Un pareggio necessario per evitare che il risultato dell'Olimpico pesi già come un macigno sul discorso qualificazione. E' finita 0-0 Roma-Atletico Madrid, sfida valida per il primo turno di un girone C che, come prevedibile, dopo 90 minuti vede il Chelsea al comando in virtù del 6-0 rifilato al Qarabag.

Bruno Peres fuori forma e spesso fuori posizione. Nainggolan che ricerca continuamente quella collocazione alle spalle del tridente che l'ha esaltato nella passata stagione e Defrel che, pur mostrando sacrificio e buona volontà, aiuta poco in fase di non possesso. La Roma nel primo tempo si presenta al cospetto dell'Atletico Madrid con queste problematiche che rendono poco fluido il 4-3-3 di Di Francesco. E che costringono i giallorossi a buttarla sull'agonismo.
I padroni di casa col fisico cercano di minare le certezze dell'Atletico Madrid, ma a conti fatti sono dei colchoneros le occasioni più interessanti della prima parte di match. Si parte dopo meno di tre minuti con una discesa di Filipe Luis che permette a Saul di scheggiare il palo; si prosegue con due conclusioni di Vietto e Griezmann e si arriva al 33esimo con una occasione clamorosa: dopo una azione sviluppata sulla corsia destra, il pallone finisce sui piedi di Koke che dal limite dell'area piccola calcia a botta sicura. Olimpico ammutolito sul tiro del numero 6, ma con Alisson fuori gioco ci pensa Manolas in scivolata a salvare quasi sulla linea di porta. Un intervento straordinario al quale fa seguito una parata altrettanto importante del portiere brasiliano perché sullo sviluppo dell'azione, sempre a una manciata di metri dalla linea di porta, è Griezmann ad andare vicino al gol.
E la Roma? Una conclusione dalla distanza di Nainggolan, un tiro sbilenco di Dzeko da ottima posizione e poco altro. Nonostante un possesso palla che al duplice fischio recitava 56% per i giallorossi e 44% per i colchoneros.

La situazione diventa ancor più critica nella ripresa. Perché la Roma alla distanza comincia a calare fisicamente mettendo sempre più in risalto l'organizzazione dei ragazzi di Simeone. Sugli scudi restano solo i centrali di difesa e il portiere Alisson. Soprattutto Alisson. Tra il 56esimo e il 64esimo, tre interventi prodigiosi del portiere brasiliano tengono a galla il risultato.
Simeone inserisce nel giro di pochi minuti sia Correa che Carrasco, Di Francesco capisce che la Roma è in balia dell'avversario e risponde aggiungendo un difensore: dentro Fazio e fuori Defrel. Per un Roma che abbandona il 4-3-3 per affidarsi a un vero e proprio catenaccio: difesa a cinque più De Rossi qualche metro più avanti.
Un 5-3-2 che al cospetto dei numeri permette alla Roma di alzare il baricentro e di giocarsi l'ultimo quarto d'ora a viso aperto
. Senza far correre pericoli a Oblak, ma anche alleggerendo il lavoro di Alisson. L'uomo della provvidenza in una Roma tutta in costruzione, il portiere pigliatutto che anche a tempo scaduto mette la sua firma sul match opponendosi a un colpo di testa di Koke.