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esclusiva

Maritato: "Modena paradossale. Cosenza? Solo contatti"

ESCLUSIVA TMW - Maritato: "Modena paradossale. Cosenza? Solo contatti"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
martedì 28 novembre 2017, 09:152017
di Ivan Cardia

Il caso Modena nel passato, ma il calcio sempre nel futuro. Piergiuseppe Maritato, attaccante classe '89 svincolato dopo l'esperienza coi canarini, si racconta a TMW: "È stata paradossale come situazione: partivamo per fare una stagione anche abbastanza tranquilla, e poi è successo quello che tutti avete visto. Il giorno che sono arrivato a Modena, vedendo anche i singoli, mi sembrava una squadra che potesse dire la sua e magari anche puntare ai playoff. Invece dal 25 settembre in poi è successo di tutto: spero che non accada più. Vedevamo tutta questa gente che si aggirava intorno alla squadra senza averne alcun diritto. E chi si è fatto avanti ci ha marciato solo per farsi della gran pubblicità. Ad andarci di mezzo siamo stati noi, i dipendenti e lo staff tecnico. E reagire è anche complicato, non sai come fare: è vero che hai la possibilità di trasferirti da altre parti, ma c'è chi ha fatto trasferire la propria famiglia a Modena, magari iscrivendo i propri figli a scuola. Non è semplice come si può immaginare".

I guai del calcio italiano non si fermano certo all'Italia che non va a Russia 2018.
"È il sistema che è sbagliato: più si scende di categoria e più ci sono problemi, specie se si pensa di andare avanti così. Penso che il caso Modena sia clamoroso: non si è mai vista una squadra che si è iscritta senza stadio e poi viene estromessa dopo cinque giornate. Credo sia imbarazzante a livello mondiale e dico la verità: non so che voglia abbiano di porre rimedio a queste situazioni. Basta vedere le squadre che si iscrivono ogni anno ai vari campionati, trovando escamotage di ogni tipo anche a costo di mettere in preventivo punti di penalizzazione nella stagione successiva".

Taddeo ha detto che la piazza non ha mai creduto in lui.
"Beh, si presentava una volta con un pool di avvocati e quella dopo con altri. Poi il giorno con amici di Modena: lo spogliatoio sembrava un camerino, entravano un po' tutti in quello che invece io ho sempre pensato fosse un posto sacro. Nel comunicato abbiamo voluto sottolineare quello che avevano combinato Caliendo prima e Taddeo poi, ma era la situazione paradossale: andare all'allenamento in condizioni del genere era difficile, non riuscivi a concentrarti. E ognuno sembrava il diritto di poter dire la sua, come se noi calciatori fossimo dei rimbambiti".

L'AIC vi ha aiutati?
"La fortuna è stata proprio quella di avere di fianco l'avvocato Pagliani dell'AIC, che ci spiegava come stessero le cose in realtà. L'AIC è stata una fortuna. Abbiamo vissuto una situazione assurda, e in tanti si stavano anche facendo convincere, perché loro erano bravi a raccontarle le cose. Magari capitavano dei giorni in cui Pagliani non poteva venire, poi quando tornava ci spiegava come stessero le cose e riuscivamo a gestire la situazione".

Hai giocato la prima di campionato col Livorno. Qualche rimpianto?
"Col senno di poi, sicuramente. Ma ora è facile parlare. Al di là della posizione che oggi ha il Livorno, al tempo mi è comunque dispiaciuto molto lasciare quella piazza, anche per il rapporto che si era creato. Però lì c'era un certo tipo di discorso, ho preferito guardare altrove".

Avendo già giocato con due squadre diverse, hai ottenuto la deroga?
"Per come mi ha spiegato l'AIC, quella per la deroga è una richiesta da fare alla Lega nel momento in cui decido di andare altrove a giocare. Quando c'è la firma sul contratto, sia io che la società dovremo chiedere alla Lega quella che dovrebbe essere semplicemente una formalità".

Sarebbe paradossale il contrario, visto che lo stipendio per ora immagino non lo prenderete.
"Dipende dalle fideiussioni: probabilmente qualcosina riusciremo a ottenere, ma ci vorrà del tempo".

Si è parlato del Cosenza per il tuo futuro.
"Onestamente, ci sono stati dei semplici contatti: una richiesta di informazioni più che altro. Ma da qui a parlare di trattativa ce ne corre, mi sembra prematuro".

Altri interessamenti?
"Vedremo. La voglia di tornare a giocare sicuramente c'è".

Ti stai tenendo in forma?
"Beh quello sicuramente. Da quando ho giocato l'ultima partita, più di un mese fa ormai, passo la giornata solo ad allenarmi. Mi sto allenando da solo a casa, a Cetraro, con l'aiuto di un amico per la parte atletica, e ogni tanto vado a giocare con la squadra del posto per tenere il contatto col pallone".

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