L’intera considerazione è errata:
1- Io non ho chiesto né ottenuto alcun contributo al Comune di Pordenone per la mostra, ma è stato il Comune di Pordenone a propormi la mostra “Eroi Oltre i Confini” nel 2010 (http://www.eroioltreiconfini.it/);
2- L’amministrazione non è la passata, ma quella precedente (Sindaco Bolzonello);
3- Non è stata la mia ultima mostra sul fumetto, avendone fatte nel frattempo altre in ambito nazionale e internazionale;
4- A quanto mi risulta il Comune ha stanziato circa 19.000 euro iva compresa utilizzati per allestimento e comunicazione e non "oltre 30.000";
5- Il sottoscritto non ha percepito né richiesto alcun compenso;
6- Il valore e la qualità della mostra, così come i risultati di gradimento e l’affluenza vanno ben oltre il suo valore, corrispondenti spannometricamente a una mostra di budget di almeno 60.000 euro (per i diversi contributi gratuiti e il valore aggiunto di talenti, idee, innovazioni profuse);
7- Per l’evento il sottoscritto e l’art director D&Co (non il Comune) hanno raccolto un gruppo di prestigio di sponsor (Claber, Electrolux, Jesse, SinCo, Fiumettopoli) e sponsor tecnici (Gruppo Serafin, Lito Immagine, Rive del Col de Fer, Rosenoir) che hanno permesso di realizzare l’evento al meglio;
8- L’accostare l’evento sulla Zanussi alla mostra “Eroi Oltre i Confini” è palesemente incoerente, forzato e sproporzionato. Per il tipo e oggetto dell'evento, per il budget (da quanto ho capito quello di Zanussi si aggira attorno ai 200.000€), per differenze delle contingenze economiche e burocratiche che nel frattempo rendono imparagonabili le due situazioni.

L’esposizione, come in molti ricordano, rimane uno dei successi culturali della città, e rimarco che il budget di questa mostra resta diverse volte inferiore ad altre esposizioni di punta realizzate nelle stesse sedi, che hanno raccolto molto meno gradimento e pubblico, dimostrando quanto si possano realizzare produzioni culturali (distinguendole da pacchetti cultrali preconfezionati, mostre itineranti ecc. ) ed eventi di qualità anche in economia; che il fumetto (pur nella sordità di tutte le istituzioni) possa essere veicolo di avvicinamento trasversale (per tutte le età, strati sociali e livello culturale) alla cultura e alla partecipazione dei cittadini e per l’abbattimento della diffidenza verso i mausolei culturali troppo spesso elitari e poco invitanti.

L’assessore Tropeano invece di porsi di petto distribuendo illazioni verso chi da anni si è prodigato per la promozione della cultura locale e lo sviluppo di nuovi fermenti artistici, avrebbe forse fatto meglio a ritenere le risorse del territorio come tali e non suoi avversari.

Mi aspetto le sue scuse.
#EroiOltreiConfini