Milano

Milano, soldi a chi lascia la macchina e va al lavoro in bicicletta

Palazzo Marino prende esempio dalla Francia per sfruttare gli incentivi green annunciati dal governo sulla mobilità sostenibile
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Pagati per girare in bici. È la filosofia di fondo del progetto che sta mettendo a punto Palazzo Marino per partecipare al bando degli incentivi green annunciati dal governo sulla mobilità sostenibile. Il modello è quello già operativo per esempio in Francia: decine di centesimi al chilometro (da stabilire) ai cittadini che per i loro spostamenti quotidiani scelgono le due ruote anziché l'auto.

È una delle novità per il 2016 nella strategia di lotta allo smog e di sviluppo di forme alternative di trasporto. Da finanziare con parte dei 35 milioni che la scorsa settimana il ministro all'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha deciso di stanziare per i Comuni che si faranno avanti con progetti di mobilità sostenibile. E Milano opta per la versione francese. D'Oltralpe nel 2015 sono stati finanziati circa 35 milioni per il "piano bici", con convenzioni con alcune grandi aziende e un rimborso di 25 centesimi a chilometro al lavoratore che, tramite un'app, certifica di spostarsi in bicicletta. Il piano milanese, in rimborsi e modalità, deve ancora essere messo a punto ma la strada è segnata: "Ne abbiamo già discusso con il Mobility manager del Politecnico - dice l'assessore alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran - appena il governo pubblicherà il bando parteciperemo con questo progetto per avere gli incentivi".

Intanto lo smog, in città e in provincia, è sceso. Dopo tre giorni certificati di Pm10 sotto la soglia consentita dei 50 microgrammi per metro cubo, da lunedì verrà sospeso il blocco della circolazione dei diesel Euro 3 a Milano e in altri 23 comuni dell'hinterland. Una misura che in una settimana, a Milano, ha portato a 1.681 controlli e 24 multe da 164 euro. Sempre da lunedì non ci sarà più l'obbligo - dal dubbio controllo - della diminuzione di un grado e di due ore di accensione dei riscaldamenti. San Donato Milanese è dei comuni che stavolta, a differenza delle precedenti, ha aderito al protocollo: "Abbiamo aderito stavolta perché c'è stato un miglior coinvolgimento da parte di Città metropolitana - dice il sindaco Andrea Checchi, Pd - i cittadini l'hanno accettato perché l'abbiamo comunicato per tempo e si sono potuti organizzare".

Nei prossimi giorni le polveri dovrebbero restare nella norma, fino a martedì sono previste difatti precipitazioni più o meno forti. I commercianti si dicono "lieti per la salute dei milanesi e per il ripristino delle normali condizioni della mobilità", rileva Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Confcommercio Milano. In Regione la prossima settimana verrà convocato un nuovo tavolo aria. Ma la vera partita si gioca con il governo, a cui il Pirellone ha chiesto incentivi prima di bloccare definitivamente come promesso, da ottobre ad aprile, i diesel Euro 3: "Ogni ulteriore divieto di circolazione è in valutazione dopo la richiesta al governo dei fondi - dice l'assessore all'Ambiente, Claudia Terzi - siamo convinti della bontà dell'azione ma ci rendiamo conto che potrebbe essere insostenibile per i cittadini"
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