Chi sarà il prossimo CEO di Apple?

Sono usciti i risultati finanziari di Apple, che sono spettacolari: record totale di vendite, capitalizzazione che doppia il valore di mercato di Microsoft. Rimane tuttavia una nota singolare nella maggior parte dei commenti: l’idea che Apple stia solo evitando di scivolare oltre l’orlo del burrone. Il...

Sono usciti i risultati finanziari di Apple, che sono spettacolari: record totale di vendite, capitalizzazione che doppia il valore di mercato di Microsoft. Rimane tuttavia una nota singolare nella maggior parte dei commenti: l’idea che Apple stia solo evitando di scivolare oltre l’orlo del burrone. Il che, se ci pensate, è un po’ ridicolo, perché se c’è un’azienda che in questo momento è lontana dal burrone, è proprio Apple. Ma si sa che sta molto antipatica alla stampa in generale.

Steve Jobs era antipatico, ancora di più risulta esserlo Tim Cook, nonostante sia più “dolce" nelle sue interazioni con i giornalisti e conceda un buon numero di interviste rispetto al suo predecessore. Inoltre, se c’è uno che ha fatto crescere il valore di Apple quello è proprio lui: sotto Tim Cook Apple è cresciuta più di quanto non abbia mai fatto con Steve Jobs. Nonostante questo, saltano fuori analisti (e giornalisti) che speculano: chi rimpiazzerà il 53enne Tim Cook? Che, se ci pensate, è un po' come dire: "quello là mica durerà ancora molto al vertice di Apple"...

Il nome che gira è quello di Jeff Williams, 50 anni, responsabile delle operations di Apple, architetto e artefice del capolavoro aziendale di logistica che ha permesso la produzione e movimentazione del numero record di iPhone venduti nel trimestre appena chiuso. Williams (tre anni meno di Cook) dovrebbe essere secondo qualche analista il possibile sostituto al vertice di Apple. Ridicolo, perlomeno nel breve e medio periodo. Se va bene, Cook resta per un decennio almeno alla guida di Apple. Tra i vertici dell’azienda Williams e altri (Phil Schiller, Jony Ive) sono potenziali candidati alla successione dovesse cascare un meteorite in testa a Cook domani. Ma la verità è un’altra.

Se come penso Cook rimarrà per parecchi anni - diciamo dieci, forse anche quindici - alla guida di Apple, il suo successore non sarà un coetaneo. Invece, sarà un altro dirigente che ancora deve crescere all’interno di Apple. Arriverà fuori con calma (Apple quasi sicuramente cercherà un Ceo tra le fila dei suoi interni e non un esterno che non conosce l’azienda per bene), il suo nome ancora non circola. Ma state pur certi che non è Williams, sicuramente non domani, come invece un’uscita di questo tipo lascia supporre. Un po' come chiedersi chi sarà il prossimo allenatore della nazionale che sta vincendo campionato, coppa e supercoppa. Insomma, una cosa strana, no?