26/2003" che ha fissato l’importo del suddetto canone relativamente alle concessioni di grande derivazione idroelettrica scadute e di prossima scadenza.
Sull'argomento è intervenuta la camuna Donatella Martinazzoli, consigliere regionale della Lega Nord e firmataria nel 2015 della mozione approvata dal Consiglio Regionale, con cui si chiedeva di prevedere forme di compensazione in favore dei territori interessati dalla presenza di grandi derivazioni ad uso idroelettrico.
"La giunta regionale - spiega - ha stabilito, in aggiunta al canone demaniale, ai sovracanoni e alla cessione gratuita di energia già prevista negli atti delle concessioni, un ulteriore canone ricognitorio fissato in euro 20 per chilowatt di potenza nominale media annua. Un importo ancora in fase di quantificazione ma che sicuramente si tradurrà in cifre molto significative anche e soprattutto per la Valcamonica, il cui territorio è interessato da importanti concessioni. Somme che sono destinate a concorrere al finanziamento di misure e interventi di miglioramento ambientale dei territori interessati e che Regione Lombardia, sulla base delle intese concluse con le singole province sul cui territorio insistono le infrastrutture afferenti alle grandi derivazioni idroelettriche, una volta introitate provvederà poi a trasferire, in misura non inferiore al 50 per cento, alle province e ai comuni. In sintesi si tratta di importanti risorse che verranno messe a disposizione degli enti locali, anche sottoforma di misure di compensazione per lo sviluppo del territorio interessato dalla concessione".