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Politica

Matteo Renzi e Graziano Delrio lavorano al discorso al Senato: "Premiare più il lavoro che la rendita" (FOTO)

Ansa
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Premiare più il lavoro che la rendita. Sarà la mission del governo Renzi. Nel programma, anche un incremento della tassazione sulle rendite finanziare, come ha anticipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, rispondendo a Lucia Annunziata a In mezz’ora su RaiTre: "Se una signora anziana ha messo da parte 100mila euro in Bot non credo che se gli togli 25 o 30 euro ne avrà problemi di salute. Vediamo...". Poi la precisazione di Palazzo Chigi che esclude "nuove tasse" ma parla di rimodulazione delle rendite finanziarie. Comunque non ci sarà la patrimoniale e questo è garantito. E per dirla con il premier, domani nel discorso sul quale sarà posta la fiducia non ci saranno "annunci spot, ma visione alta e concretezza da sindaci. Metodo, metodo, metodo".

Prima in chiesa con la moglie Agnese e la figlia Ester a Pontassieve, poi di corsa a Roma per riordinare, con il sottosegretario Delrio e in costante contatto con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, i tanti appunti presi in questi giorni sul quaderno rosa. Quaderno che il premier tiene sempre in tasca e dove appunta frasi, concetti, citazioni. Come le citazioni che domani pronuncerà nel discorso. La chiave di tutto, secondo quanto trapela in queste ore, sarà il lavoro: "L’Italia si sblocca se si sblocca la questione del lavoro che non c’è". Questo il leit motiv dello speech di domani in aula. E per ridare un futuro al Paese ci vuole “coraggio”, parola che sarà più volte ripetuta perché questo valore tipicamente renziano ("Gli eroi son tutti giovani e belli", è un passo de 'La locomotiva' di Francesco Guccini che è uno dei cantati prediletti di Matteo) faccia da guida non solo a chi dovrà prendere delle decisioni ma anche agli italiani.

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Renzi si rivolgerà sì ai parlamentari ma soprattutto è con gli italiani che parlerà. Saranno affrontati anche i temi della scuola, dell’innovazione e della semplificazione della Pubblica amministrazione "per rendere più facile la vita dei cittadini". Si arriverà a parlare della giustizia e sarà ribadita l’agenda che già Renzi ha illustrato al Quirinale dopo aver sciolto la riserva.

Chi si è confrontato con il premier in queste ore riferisce che il discorso di Renzi sarà "molto politico" e ovviamente ‘renziano’ nel suo genere, dunque "non disincarnato dalla realtà", come spiegano nel suo staff. Discorso da leader e non da Cancelliere. Non mancherà di fare riferimento alla famosa 'staffetta', specialmente dopo il gelo nella cerimonia del passaggio della ‘campanella’ con l’ex premier Enrico Letta e poi si soffermerà anche sul “populismo” del Movimento 5 Stelle, forse partendo proprio delle consultazioni con i grillini.

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Nel discorso non mancheranno segnali forti sui tagli ai costi della politica e poi si parla di provvedimenti choc come la riduzione dell’Irpef di un punto per i redditi bassi e per le prime due aliquote (23 e 27) e il taglio del cuneo fiscale che verrebbe compensato dall’aumento delle rendite finanziarie e dalla spending review e la riduzione dell’Irap per le aziende che assumono giovani. Un capitolo a parte sarà dedicato alle riforme istituzionali e alla legge elettorale. La riforma del Titolo V rappresenta per Renzi una delle possibilità per contenere la spesa pubblica. Infine, il messaggio che Renzi vuole che passi, è che lui non intende aumentare la pressione fisale. Va ridotta, naturalmente, e molto. Anche su questo gli italiani lo giudicheranno.

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