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sabato 26 settembre 2015

Impressioni di lettura: "Bambino N°30529" di Felix Weinberg

Di libri che affrontano il tema dell'Olocausto ce ne sono molti, per non parlare dei tanti film che ho avuto modo di vedere nel corso della mia vita. Molti punti di vista diversi, molte storie, forse nessuna davvero in grado di restituire ciò che è talmente enorme da non poter essere inquadrato da nessun grandangolo, nemmeno allontanandosene all'infinito.

Questo è un altro dei tanti che ho letto. Ne avevo sentito parlare e non ho resistito alla tentazione della consueta offerta lampo Amazon, una sirena a cui è spesso difficile rimanere impassibili.

Non mi sono pentito di averlo comprato e letto. Sebbene alla fine questi libri abbiano ovviamente tutti la stessa storia sullo sfondo, questo mi ha colpito perché non è un romanzo e racconta la vita di una famiglia partendo dal periodo immediatamente precedente la persecuzione, facendoci percepire il clima che si respirava e i vari stadi in cui si è sviluppato il dramma degli ebrei e di questa famiglia in particolare. Mentre lo leggevo mi sono ritrovato a pensare ai siriani e ai commenti idioti di alcune persone riguardo la possibilità di usare i voli di linea per scappare invece di rischiare la vita in mare o per terra. 

Credo che uno dei drammi meno compresi riguardi il rimpianto di non essere fuggiti in tempo, magari avendone avuto la possibilità. Di certo lo è stato per la famiglia Weinberg, come potrete scoprire leggendo il libro. Ma credo accomuni moltissimi ebrei che in un modo o nell'altro avrebbero avuto modo di fuggire ma sono rimasti perché hanno sottovalutato Hitler o per altri mille motivi. Un destino ineluttabile si accetta più facilmente di quello a cui in qualche modo abbiamo contribuito.

Riepilogando, non è un romanzo, ma il racconto quasi documentaristico di una famiglia benestante che viene colta in contropiede dalla follia nazista. La storia di un ragazzo che grazie a una sequenza considerevole di eventi fortunati occorsi durante la sua prigionia è riuscito a sopravvivere. Un libro interessante per molti motivi e che ha anche un valore storico e politico, facendo parte di quella memoria che dobbiamo cercare a tutti i costi di mantenere viva, nonostante il tempo che passa porti a dimenticare. Da leggere ricordando che contiene naturalmente anche le opinioni dell'uomo che lo ha scritto, oltre ai fatti crudi e nudi della sua vita. Forse anche per questo l'ho trovato interessante e piacevole.

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